Dopo due giorni di dichiarazioni abrasive, ieri Wanda Nara – la moglie e manager di Mauro Icardi – sembrava aver scelto la via più morbida, quella della diplomazia. Ma la tregua è durata poche ore, giusto il tempo di spegnere una radio e accendere la televisione. «Sto lavorando per allungare di un anno l’accordo di Mauro», aveva detto nel pomeriggio. Si tratterebbe di portarlo dal 2019 al 2020, con ritocco alla parte salariale attuale (2,4 milioni, mentre 1,6 provengono dai diritti d’immagine). In serata però è tornata ad alzare il tiro: «Su Mauro ci sono quattro squadre tra cui la Juventus e il Napoli – nel club partenopeo però lui non vuole andare, ndr – Qui parliamo dei soldi di Mauro, a me piace lavorare anche per guadagnare qualcosa per me. Sto sempre dentro casa a fare la mamma. Mi hanno detto che c’è stato un incontro tra dirigenti di Juve e Inter per Mauro. Fino all’anno scorso Mauro aveva un contratto che faceva ridere. Mauro ha un contratto con l’Inter, ma la Juventus ha incontrato la società nerazzurra, non ha parlato con me». In effetti nei giorni scorsi c’è stato un contatto, ma tra l’entourage del giocatore e il club bianconero. Sul tavolo ci sarebbero 4,5 milioni cash più bonus per portare Icardi al livello dei top club. Interesse reale o strategia in risposta al tentativo dell’Inter su Berardi di un mese fa? La posizione dell’Inter rimane quella dettata da Ausilio in conferenza: «Abbiamo rinnovato l’anno scorso il contratto, gli abbiamo dato la fascia da capitano e per noi è incedibile». Wanda, che nel giro di tre giorni ha anche perso un po’ la linea del suo piano, ha aggiunto: «Se rischia di rompere il rapporto con i tifosi? Mauro è abituato ai fischi, lo caricano. Prima o poi la gente capirà. Tante squadre hanno incontrato Mauro. Non conosco il futuro, ma abbiamo rinunciato a uno stipendio alto quando abbiamo rinnovato. Lui vuole vincere con la maglia nerazzurra. Non ho parlato con l’Atletico Madrid, loro hanno parlato con l’Inter nonostante le smentite. L’anno scorso, prima del rinnovo ho parlato con gli spagnoli, con il Real e un altro club italiano e Mauro ha voluto restare all’Inter. Per un discorso di sponsor gli dicono che se gioca in Champions i marchi valgono il doppio, ma lui non sente ragioni, vuole l’Inter. Per questo sono rimasta male per le parole di Ausilio. Anche oggi ieri, ndr ne ho parlato con Piero». Versione, quest’ultima, negata seccamente dalla società. Seccata.
