L’iniziativa – 80 club di tifosi da tutto il mondo incoraggiano gli azzurri
Diecimila tifosi, 80 club Napoli nel mondo. Tutti uniti per sostenere gli azzurri in un momento difficile, spingendoli idealmente a battere innanzitutto l’Atalanta. È il senso del documento sottoscritto dai Club Napoli nel Mondo, ovveri dai tifosi sparsi in tutto il globo. «È nei momenti più duri e complicati si legge nella nota – che le famiglie si compattano, si fanno forza insieme per superare le difficoltà. Noi siamo e saremo sempre dalla parte dei colori azzurri. Già con l’Atalanta, vi arrivi la spinta del nostro tifo, della nostra passione sulla vostra pelle vestita dalla maglia azzurra, nelle vostre orecchie come se ascoltaste i nostri cori, nei vostri cuori pensando a quanto potete rendere felice una città intera, come se fossimo lì, al vostro fianco. Uniti tutti insieme ce la possiamo fare». Gli 80 circoli azzurri rappresentano quasi una curva di uno stadio, con circa 10mila iscritti, visto che in media ogni club annovera oltre cento tifosi, tra chi ne ha 300 e chi ne vanta 50. Un messaggio d’amore che è stato consegnato anche al Napoli: «Giunga alla società, al Mister, ai calciatori si conclude la nota – il nostro incondizionato incoraggiamento. Forza ragazzi, forza grande famiglia azzurra, gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, Forza Napoli sempre».
Un’unica onda azzurra che spera di travolgere d’entusiasmo, anche se virtuale, la squadra di Gattuso. «L’idea è sorta spontanea ed è merito di tutti – rivela Antonio De Falco, presidente del Club Napoli Cagliari, tra i promotori dell’iniziativa perché sotto l’egida dei Club Napoli nel Mondo abbiamo una chat whatsapp con tutti i presidenti in cui ci confrontiamo. E così dopo la sconfitta col Genoa l’amarezza ha fatto spazio alla voglia di sostenere la nostra squadra del cuore». Un coro virtuale e unanime proveniente da ogni parte del mondo in cui sono nati gli 80 club Napoli: da quello di Taiwan a quello di Rio de Janeiro, non dimenticando quelli italiani, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta.
Dario Sarnataro (Il Mattino)