Stamane, durante “Radio Goal”, in onda su Kiss Kiss Napoli è intervenuto l’ex presidente azzurro, Corrado Ferlaino. Ecco quanto riportato da “ilnapolionline.com”:
“Napoli-Juventus è una sfida importantissima per questo campionato e, se la squadra azzurra dovesse confermarsi in testa alla classifica a metà stagione, si confermerebbe campione di Italia a fine annata. Soprattutto se dovesse arrivare a quota 50 punti entro gennaio. Ricacciare la Juventus a -7 sarebbe L’ideale, anche se l’Inter sta andando forte. E’ vero, però, che nell’Inter segna solo Icardi: se questo dovesse venir meno sarebbero guai per gli uomini di Spalletti. Il Napoli ha due risultati su tre contro la Juventus, ma non bisogna prendere in considerazione il pari. Bisogna vincere anche per mettersi in ottime condizioni per il ritorno a Torino nel discorso degli scontri diretti. Ad Udine, il Napoli ha dimostrato di essere una grande squadra, vincendo una partita molto sofferta e sporca. Non è da tutti fare una vittoria del genere.
Vincere porta a vincere, quindi, man mano che il Napoli fa punti, la voglia e la convinzione dei giocatori cresce vorticosamente. Poi non dimentichiamo che c’è anche un grosso premio economico alla squadra, in caso di vittoria finale. La squadra, poi, ha anche un desiderio insito di voler scrivere la storia in questa città, portando a Napoli qualcosa che manca dai tempi di Maradona. Il Napoli ha una grandissima coesione all’interno dello spogliatoio: sono tutti amici tra loro e questo in campo si vede e si sente.
Sarri sta facendo benissimo e ha saputo migliorarsi anno dopo anno. La gavetta lo ha reso uno dei migliori allenatori al mondo. De Laurentiis è stato bravo e fortunato nel prenderlo in panchina. Sarri sarebbe dovuto andare al Milan, ma siccome Berlusconi seppe che era di sinistra, virò su altri profili. L’ambiente napoletano ha aiutato tantissimo Sarri a crescere. Anche la squadra che ha trovato era ideale per il suo tipo di calcio.
Quando vincemmo i due scudetti a fine anni 80, speravo che la città si rilanciasse insieme alla squadra. Meglio di così non poteva andare, anche se poco dopo la situazione è crollata. Non dobbiamo unire il destino della città a quello del Calcio Napoli: sono due cose separate ed è giusto tenerle così. Vicino a Maradona mi sarebbe piaciuto vedere Insigne. E’ napoletano e sa giocare a calcio come pochi”.