È proprio il caso di dire che quello visto ieri a Udine è il Napoli che può vincere lo scudetto: attenzione elevatissima e massima concentrazione nel giorno in cui gioca in netta inferiorità numerica, visto che in campo non c’erano Callejon, Mertens, Jorginho e Hamsik. Quando commetti tanti errori nei passaggi e crei poche palle-gol, ma vinci una partita sporca senza correre rischi, significa che è l’anno buono. Ecco spiegato il massimo dei voti a Sarri, che dimostra che sta maturando tanto, tantissimo e che ha capito che giocare alla garibaldina è troppo rischioso. Certamente in passato non avrebbe mai sostituito Insigne, e non Hamsik, per inserire Zielinski. Una mossa inattesa per tutti ma senz’altro ricca di saggezza. Il tecnico azzurro ci sta facendo ammirare una grande organizzazione difensiva, dove ieri, al fianco di un superlativo Koulibaly, ha giganteggiato Maggio. Bravo Christian, davvero bravo, così come martedì scorso in Champions. Ed ora pensiamo alla sfida di venerdì sera con la Juventus. Una partita in cui il Napoli non deve cercare dissennatamente la vittoria perché anche un pareggio ci lascerebbe in vetta alla classifica con 4 punti di vantaggio, soprattutto in un momento in cui la squadra non ha una brillantezza fisica. Sette giorni dopo, poi, i bianconeri dovranno vedersela con l’Inter, che, a mio avviso, è la formazione che oggi mi fa più paura di tutti. Comunque lo ripeto all’infinito: giocare bene e creare 20 palle-gol non servono a vincere lo scudetto. Questo Napoli deve essere pragmatico e indossare, come a Udine, la tuta da meccanico.
Fonte: Il Roma