ESCLUSIVA – A. De Nicola: “Milik? Sorprenderà tutti sulla data del rientro”
ESCLUSIVA – A. De Nicola: “Milik? Sorprenderà tutti sulla data del rientro”
Questa mattina, all’interno dell’Auditorium della Rai, si è svolta la presentazione del libro di Silver Mele “La volata del gregario” dove parla della carriera sportiva del padre nell’ambito del ciclismo. Tra gli addetti ai lavori presenti all’evento c’era anche il medico sociale del Napoli Alfonso De Nicola e ilnapolionline.com lo ha intervistato sull’evento e sul momento della squadra di Sarri.
Tu che ti occupi della medicina e alimentazione in ambito sportivo, secondo te quali sono le differenze che intercorrono tra il calcio e il ciclismo a livello di competizione? “Ogni calciatore dovrebbe imparare dai ciclisti come ci si gestisce. Il motivo? E’ chiaro che il giocatore lavora più di fantasia, di immaginazione, nel senso che il calciatore comincia un’azione di gioco, riceve la palla e immagina. Il ciclista invece no, nel senso che immagina di fare una volata, di aiutare qualcuno, però di fatto il suo sacrificio è quello di utilizzare al meglio le proprie forze e di arrivare alla fine. Ogni atleta può prendere il meglio dall’altro”.
Arek Milik ad un giornale polacco ha detto che potrebbe rientrare in campo nel mese di Febbraio. Tu che tieni il polso della situazione del ragazzo, quando potremmo rivederlo sul terreno di gioco? “Precisamente non so cosa abbia detto Milik al giornale polacco, però è evidente che quando gli viene posto questo tipo di domanda al calciatore, non da delle aspettative particolari a nessuno. Arek sta lavorando bene e secondo me stupirà tutti sulla data del rientro”.
Infine il Napoli avrà ancora una serie di impegni tra campionato e Champions League. Come la squadra gestirà al meglio le energie mentali visto che fisicamente ha mostrato con l’Inter di stare in buone condizioni? “Allora c’è da dire che noi abbiamo un allenatore (Sarri) che viene dal ciclismo e questa disciplina sportiva ci può dare una mano sulla gestione delle energie. Il calciatore da questo punto non deve gestirsi a livello di energie, per questo ci pensa l’allenatore a dare le giuste direttive ai singoli calciatori. Per me è inammissibile che un giocatore non corre o non mette il piede perché deve gestirsi. Se parliamo dei nostro ragazzi, questo rischio non sussiste, quando scendono in campo danno tutto loro stessi e poi con il passare delle settimane recupereranno le energie fisiche ma soprattutto nervose”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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