Il giro d’Europa, per il momento, si ferma qua. E quel tour da Madrid a Barcellona, con qualche puntatina persino a Manchester (la sponda City, quella di Guardiola), può dirsi concluso, ancor prima di cominciarlo. Il Napoli non vuole cedere Fabian Ruiz, resisterà ad oltranza (poi se arriveranno ragionevoli dubbi, dinnanzi a una proposta indecentissima, si vedrà), lo ritiene uno dei pilastri di una squadra che anche attraverso i suoi ventiquattro anni ha un futuro di spessore, tecnico mica solo anagrafico.
E Gattuso, che nel proprio centrocampo ideale – un po’ di muscoli, tanto palleggio e parecchia materia grigia – non vuole metterci le mani, ha ricominciato da Fabian (e da Zielinski), dopo aver ottenuto Demme. Il mercato esiste, anche se non si vede, e gli echi che arrivano dalla Spagna. Le dichiarazioni di Setien (però condite anche da inappuntabile ironia) hanno provveduto a sfornare un romanzone popolare sul quale il Napoli sta già facendo scivolare i titoli di coda: Fabian Ruiz è incedibile e, semmai lo voglia, potrà ricominciare a dialogare del rinnovo di un contratto che andrà in scadenza tra tre anni, dunque nel 2023. A. Giordano (CdS)