Credici Benevento, devi conquistare i play-off
Che il ko di Brescia non sia andato giù ai vertici societari si capisce da quelle poche parole affidate al comunicato emanato immediatamente dopo la sconfitta: «La squadra sarà in ritiro presso l’Hotel Europa di Venticano fino a data da destinarsi». Non c’è traccia della parola “punitivo”, ma si capisce lontano un miglio che la decisione arrivi per provare a scuotere un gruppo che sembra aver smarrito la strada maestra. Sei sconfitte nelle ultime dieci giornate (appena cinque nelle precedenti 26), solo otto punti conquistati, un vantaggio di dieci lunghezze sulla nona in classifica polverizzato (erano tante alla 26ª, ora sono appena tre). E’ vero che l’obiettivo dichiarato fosse la salvezza, ma l’inversione di tendenza è stata talmente brusca che appare quasi d’obbligo un momento di riflessione. Il ritiro servirà proprio a questo, per altro con altre due partite ravvicinate, venerdì sera con il Vicenza al Vigorito, martedì 25 a Cesena.
Baroni nega che i ricorrenti cambi di modulo (e di uomini) possano aver determinato lo smarrimento che affligge la sua squadra: «Non è colpa del sistema di gioco, non è lì il problema. E’ il furore che manca, dobbiamo tornare a giocare le partite senza condizionamenti». Le ultime partite del Benevento hanno avuto tutte uno stesso comune denominatore, il vantaggio iniziale dell’avversario e la rincorsa difficile a quel risultato che sfugge ormai sempre più spesso: è accaduto a Perugia, La Spezia (lì però c’è stata la rimonta), Cittadella e lunedì a Brescia. Otto minuti per veder scappare via le “rondinelle” in maniera assurda: un angolo regalato dall’arbitro, un autogol clamoroso di capitan Lucioni neanche pressato dall’avversario. Poi ottanta minuti di calcio poco lucido, con scarse idee e poca determinazione: «In questo momento – dice il tecnico – le partite si decidono con degli episodi. Dobbiamo essere noi a farli girare dalla parte nostra. Le azioni da rete le abbiamo anche create, ma quando manca la cattiveria per andare a concludere non riusciamo nel nostro intento». Al quarto posto è proprio il Benevento ad avere una responsabilità in più: quella di non farsi staccare di dieci punti dalla terza (ora il gap è di otto lunghezze) perchè si giochino i play off. Il rischio che le prime tre taglino direttamente il nastro della serie A è sempre più tangibile: «Io non guardo mai agli altri – dice Baroni – il mio pensiero va solo alla mia squadra. Siamo noi che dobbiamo tornare a vincere, il resto conta poco. Dobbiamo dare tutto e anche di più per chiudere questo campionato come meritiamo».Corriere dello Sport