«Il nostro obiettivo è la bellezza. Poi, alla fine, tireremo le somme e vedremo dove saremo riusciti ad arrivare» parole e musica di mister Maurizio Sarri, che parlava così, in sala stampa, al termine del 3-1 rifilato, in rimonta, al Bologna di Roberto Donadoni e Simone Verdi. Eh sì, perchè i 90 minuti disputati due giorni fa al San Paolo hanno raccontato tante cose, hanno lasciato intendere che la candidatura azzurra per lo Scudetto si fa, via via, sempre più prepotente. Una commistione di concretezza e bellezza, perchè se i primi 2 gol sono stati frutto di un autogol e di un rigore, concesso anche abbastanza generosamente, la seconda rete di Dries Mertens è il manifesto di questo Napoli.
Piatto destro a disegnare una parabola perfetta che si spegne sul secondo palo, poi l’esultanza irriverente, non appena il belga si è reso conto di quanto appena fatto, nel boato della gente assiepata sugli spalti dello stadio San Paolo. Perchè l’obiettivo del Napoli è la bellezza, e lo si capisce ogni volta che la palla finisce tra i piedi di Marek Hamsik. Il Capitano alza la testa e lancia la palla a 40 metri, con precisione e pulizia da strabuzzarsi gli occhi. L’obiettivo del Napoli è la bellezza, ma da un po’ di tempo a questa parte è diventato vincere in bellezza.