Hotel Parker – Da Borriello a Ruotolo: “Illegale lo scudetto alla Juve”
La delusione non è scivolata via. Così come la rabbia. Vip, intellettuali e semplici tifosi azzurri continuano ad autoproclamarsi i veri campioni d’Italia. C’è chi va oltre e lancia messaggi forti e provocanti. Come Catello Maresca: il magistrato antimafia è stato ieri tra i relatori del convegno-dibattito «Il calcio a colori: oltre i cori razzisti e i poteri politici» insieme a Ciro Borriello, assessore allo sport di palazzo San Giacomo, allo scrittore Maurizio de Giovanni, al giornalista Sandro Ruotolo, al responsabile del centro produzione Rai di Napoli Francesco Pinto e al gourmet Maurizio Cortese.
«Lo scudetto della Juventus non è ingiusto ma semplicemente illegale ha sottolineato Maresca perché conquistato a dispetto delle regole. Ho chiesto ad alcuni esperti di diritto sportivo di istituire una classifica legale che si possa basare sui torti e sui favori arbitrali ricevuti durante la stagione. Ci sono alcuni episodi che non possono passare inosservati, mi riferisco ai vantaggi ricevuti dalla Juventus nelle partite contro Cagliari, Lazio e Inter. Forse non è un caso che Napoli e Lazio siano stati i club maggiormente penalizzati».
Non è stata l’unica provocazione lanciata dal magistrato napoletano, la seconda farà sicuramente discutere: «È l’illegalità ad allontanare la gente dagli stadi. Davvero gli juventini credono di essere i più furbi quando espongono nel loro stadio e sui profili istituzionali della società il logo dei 36 scudetti? A questo punto dico al presidente De Laurentiis: visto che ci sentiamo i veri vincitori del campionato, mettiamo sulle nostre maglie lo scudetto con il numero tre. Perché le regole o valgono per tutti o non devono valere per nessuno».
La Redazione