ESCLUSIVA – Michele Plastino: “Il secondo posto varrebbe tantissimo. Vi dico dove questo Napoli deve migliorare”

Champions, lotta scudetto e obiettivi futuri: in esclusiva a ilnapolionline.com, Michele Plastino a ruota libera su questo finale di stagione azzurro.

Di recente, ilnapolionline.com ha avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con Michele Plastino, icona del giornalismo nazionale e mattatore della sua personalissima creatura Goal Di Notte. Tra i temi affrontati, uno su tutti: Roma-Napoli, un duello Champions che sembrava dovesse avere già un verdetto e, invece, eccoci qua: a tre giornate dalla fine con i giallorossi distanti solamente due punti dagli azzurri.

Allora Michele, procediamo con ordine: Roma-Napoli si preannunciava come il passaggio cruciale per l’obiettivo Champions di ambedue le squadre e le aspettative non sono state di certo tradite. Ti aspettavi una Roma vincente nello scontro diretto?
“Sinceramente no. L’ordine di regolamento era una lotteria, poteva essere tutto. Alla fine pensavo nel guizzo di questo Napoli, magari chissà, per mantenere ancora qualche speranza per il primo posto. Fondamentalmente, però, pensavo nel guizzo anche e soprattutto per tranquillizzarsi dalla rincorsa della Roma. Ripeto, la vittoria della Roma può starci, ma ad onor del vero, il risultato giusto era un pareggio”.

Anche se all’Olimpico gli azzurri hanno avuto qualche occasione in più da recriminare, credi che questa partita abbia ricordato in qualche modo la sfida allo Stadium contro la Juventus?
“Si, quella di Torino era proprio una partita da 0-0. Questa, invece, il Napoli poteva fare qualcosa in più. Alla fine se avessero vinto gli azzurri, è come adesso che ha vinto la Roma, non puoi affermare che abbia “rubato” nulla, anche se poi il risultato di parità sarebbe stato quello più giusto. A Torino il discorso fu diverso: era proprio quello il risultato ed era pure quello che voleva Allegri, che toglie una punta per Alex Sandro. Poi esiste anche la casualità…”

Più che di “casualità”, si può parlare magari di un Napoli che ha un po’ mollato sul finale?
“No, non credo. Non saprei dirti esattamente questo. A volte il caso gioca brutti scherzi. Non mi sento di dire che il Napoli avesse mollato”.

Visto che gli introiti Champions permetterebbero alla Roma o al Napoli di potersi rinforzare in vista dell’anno prossimo e candidarsi quindi come l’alternativa-scudetto alla Juventus, quanto può incidere il secondo posto sulla prossima stagione di ambedue le squadre?
“Il secondo posto vale tantissimo, anche perché fondamentalmente gli introiti sono soldi che entrano in maniera sicura. Poi, abbiamo capito sempre più che il preliminare non vuol dire sostanzialmente nulla visto che arrivare terzi non solo non corrisponde ad un accesso scontato alla competizione, ma mina soprattutto la preparazione all’anno prossimo”.

Ritorniamo al Napoli: quanto, come e dove deve migliorare la formazione di Sarri per poter tornare sul tetto d’Italia?
“Quest’anno c’è da dire che la mentalità è cresciuta rispetto a prima, un po’ più di consapevolezza c’è stata. Adesso ci vuole la maturità di reagire ai contraccolpi. Per esempio, la partita decisiva è stata realmente Juventus-Napoli, come se fosse stato uno spareggio, che se il Napoli non perde e mantiene il vantaggio è alla Juve che arrivano le difficoltà psicologiche di dover ancora rincorrere l’avversario. Perché una cosa è quando rincorri che la squadra avversaria ti è a portata, cosicché se la batti la superi. Altra cosa è, invece, quando non dipende più da te, magari anche la grande forza della Juve sarebbe potuta venir meno. Manca ancora quello, quindi, perché nel contraccolpo è significativo Napoli-Milan. Poi, a questo Napoli manca ancora qualcosa sulla rosa, soprattutto dietro e soprattutto a centrocampo. Non c’è di fatto un giocatore che possa fare un vice sia di Hamsik che di Allan. Il mercato di gennaio è stato quasi zero, perché è vero che Grassi si è infortunato appena arrivato, ma anche quando si è ripreso non ha mai giocato, così come Regini di cui non abbiamo tracce. Questo Napoli ha bisogno di un grande giocatore che vada a mettere in discussione i titolari a centrocampo, accompagnato da una buona riserva, e di un ottimo difensore se non due. A mio avviso, poi, darei anche un’occhiata al portiere”. 

A cura di Alessandro Montano

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