A Napoli non si sono spenti gli echi della stangata rifilata ad Higuain, che si cerca di capire come cercare di ridurre la squalifica al “Pipita”. Il campionato però è in cima ai pensieri della città partenopea con la testa all’Hellas Verona. Ilnapolionline.com ha intervistato l’editore di “Repubblica” Antonio Corbo sul momento della squadra e tanto altro.
Ieri c’è stata la sentenza di Higuain, 4 turni di squalifica per l’argentino. Cosa ne pensa a riguardo? “Nel mio articolo di ieri mattina di Repubblica io ho scritto che il “Pipita” è un uomo vero e che insieme a mister Sarri ha creduto nello scudetto. Sulla sanzione dico che non è stata giusta, a mio avviso il “Pipita” è stato provocato, colpito dal difensore dell’Udinese Felipe, augurandosi che l’arbitro vedesse queste situazione. Invece Irrati gli ha sventolato i due cartellini, il calciatore si è visto spiazzato e purtroppo ha reagito in quel modo. Più giuste a questo punto solo due turni di squalifica, la stangata è inutile e al tempo stesso immotivata, soprattutto nociva al calcio creando dei sospetti. Higuain? Per me è degno di indossare la fascia di capitano, una proposta che feci durante la trasmissione di Canale 8 “Ne parliamo il lunedì”, visto che le prestazioni non sempre convincenti di Hamsik meritano una riflessione”.
Come giudica le parole di Sarri sulla vicenda che il Napoli gioca spesso dopo la Juventus. Le condivide le sue parole? “Per me giocare sapendo il risultato della squadra di Allegri è un vantaggio, perché si scende in campo potendo gestire al meglio la partita. Se io so che il mio avversario ha già vinto è uno stimolo in più a dare il massimo e non perdere al tempo stesso i contatti con il vertice, così se io so che la Juventus pareggia o perde e tutta una conseguenza. Se il mister pensa che sia uno svantaggio ne dovrebbe parlare con De Laurentiis e il presidente dovrebbe poi agire di conseguenza con gli organi Federali, perciò non reputo giusta che ad esporsi sia l’allenatore del Napoli”.
Per il mercato estivo si parla di diversi ruoli che il Napoli dovrebbe completare, però non quello del vice-Reina. Secondo lei il “napoletano” Sepe sarebbe adatto? “Io come giornalista non posso proporre nomi, anzi noi diamo un giudizio una volta che viene presentato e indossa la maglia del club di appartenenza. Su Sepe dico che non conta la napoletanità, ma chi in campo ci mette il cuore, la passione come nel caso di Higuain o negli ’80-’90 Maradona, entrambi meritano la nostra ammirazione. I calciatori bandiera possono arrivare anche dall’altra parte del mondo, l’importante è che diano tutti per i colori sociali”.
Con Higuain assente per le prossime giornate, può essere un elisir per Gabbiadini, occasione quindi per dare una sterzata alla sua stagione. “Più che un’occasione la definirei un’opportunità. Se in una squadra come quella azzurra lui è il vice-Higuain è difficile trovare spazio, ora che si presenta questa occasione deve dare il massimo e conquistarsi la stima del suo allenatore. Non dimentichiamo un aspetto che se dovesse giocare ottime partite, si riaprirebbe anche il discorso della nazionale di Conte in vista dell’Europeo in Francia”.
Domenica il Napoli sfiderà al San Paolo un Hellas Verona che vincendo a Bologna si è rilanciato per la salvezza. Quali possono le insidie di questa gara? “Gli scaligeri sono ultimi in campionato, mentre gli azzurri sono secondi in graduatoria, perciò basandoci su questo non c’è partita, non si può avere timore di questo match. E’ chiaro che deve giocare in maniera completamente diversa da Udine, se mancano le motivazioni o l’impegno puoi perdere contro chiunque. Alla “Dacia Arena” gli azzurri erano impresentabili su due aspetti li ho visti cotti e al tempo stesso stralunati, perciò la sconfitta direi che è stata più che meritata”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco