CdS – Sacchi: “Evitare lo stress ed il Napoli volerà”

L’editoriale di Mister Sacchi sul Corriere dello Sport, dopo le parole di Sarri sullo scudetto

“Due anni fa De Laurentiis ebbe una straordinaria intuizione: l’assunzione di Sarri. Maurizio lo ha ripagato costruendo una squadra bellissima e valorizzando tutta la rosa. Per riuscirci ha messo al centro del progetto il gioco e l’organizzazione, dimostrando genio e capacità didattiche. La sua squadra ha uno stile ben definito così che i giocatori stanno progredendo nonostante l’inesperienza, la personalità ancora in divenire e la tecnica da perfezionare. I progressi individuali e collettivi sono stati incredibili, oggi il Napoli gioca il football più divertente, armonioso e convincente non solo italiano ma forse europeo. Un miracolo dovuto ad un gruppo di ragazzi coinvolti nel sogno del proprio allenatore a cui hanno dato entusiasmo, generosità e intelligenza. Il livello di Insigne, Mertens, Callejon, Jorginho, Koulibaly, Hysaj, Ghoulam, Allan, Diawara, Zielinski è cresciuto vertiginosamente. Anche i più esperti Hamsik, Albiol e Reina hanno beneficiato del gioco. E tutto questo nonostante la vendita del cannoniere Higuain e il grave infortunio del suo sostituto Milik. Per i cultori del calcio individuale è qualcosa che va oltre la loro conoscenza. Maurizio è tra i pochi allenatori che danno alla propria squadra un’identità chiara. Vedendo il Napoli appare tutto semplice e naturale. Questo perché il sistema di gioco è stato così interiorizzato da divenire automatico tanto da dare certezze a ragazzi che di certezze ne avevano poche. Tutto ciò ha aumentato la collaborazione, le soluzioni e la fantasia. E’ uno spettacolo unico ammirare i sincronismi, i tempi di movimento, gli smarcamenti che permettono soluzioni di gruppo e un possesso non usuale nel nostro calcio. La squadra è divertente e si diverte, i tifosi sono in visibilio, emozionati dalla padronanza del pallone e dalle situazioni che creano a getto continuo. Quindi si può sognare di vincere il campionato o la Champions? Sognare si può, potrebbe anche succedere, ma non si può programmare. Non ci sono i presupposti. Tutti vorrebbero vincere investendo molto meno rispetto alle rivali, pertanto lasciamo la programmazione a quei club che hanno fatturato triplo (vedi Juve) o al Milan che ha già speso circa 220 milioni per gli acquisti, o l’Inter che ha investito in questi anni centinaia di milioni, o la stessa Roma che ha fatturati superiori. La Juventus e le milanesi hanno inoltre una storia che già dà a loro un vantaggio. Mettere pressione ai giovani azzurri potrebbe creare ansietà. Pertanto ha ragione Sarri a preoccuparsi perché se questo gruppo dovesse ridurre disponibilità, motivazione, entusiasmo, si troverebbe alle prese con l’aumento della superficialità e della presunzione. Elementi nocivi nella filosofia dei giochi di squadra e in particolare negli organici dove il collettivo deve compensare quello che le altre squadre hanno grazie agli investimenti per l’acquisto dei top player. E’ più giusto chiedere a questi ragazzi di dare tutto quello che possono e applaudirli qualunque sia il risultato finale. I tifosi napoletani hanno già dimostrato quest’anno di apprezzare, al di là del risultato, i comportamenti e la bellezza, dimostrando civiltà e cultura sportiva”

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