NAPOLI – Poi son volati gli stracci: e anche qualche parolina è rimasta lì, a galleggiare nelle bolle d’afa d’una domenica vissuta sull’orlo di una crisi di nervi. Napoli-Roma è cominciata presto, prima ancora che venisse messa la palla al centro, quando Cristiano Giuntoli ha capito che la panchina giallorossa sarebbe stata completamente occupata dagli uomini che Paulo Fonseca aveva scelto come riserve. E in quel momento, all’ombra di una sfida che non era ancora entrata nel vivo. Ne è nato un braccio di ferro in punta di diritto a cui Cristiano Giuntoli si è aggrappato. «Perché se esiste un protocollo, va rispettato. Mentre loro hanno deciso – dopo aver firmato un’autocertificazione in cui si assumevano le proprie responsabilità – di seguire un criterio personale e regolarsi autonomamente». Fonte: CdS