Calcio corto o geometria? Ciak: e poi si vedrà in quale modo, attraverso quali dinamiche, con quale macchina da presa. Però è un’Idea (diversa) di tracciare questa prossima nottata, andando a scorgere una luce. Forse servirà il calcio corto e raffinato di Jorginho, che nei più stretti angoli di passaggio sa intrufolarsi chirurgicamente. E sa pure lanciare gli esterni oltre l’ultimo uomo avversario; o magari no, sarà indispensabile avere la lucida e comunque mai ruvida geometria di Diawara, che pure con il Manchester City, in Inghilterra, s’è messo al centro del set e, a campo più aperto, ha intuito quale fosse il solco giusto.
Fonte: CdS