C erte cose cambiano, certe altre no. L’Inter ha battuto il Cagliari a San Siro e di conseguenza per il Napoli non è stato un sabato pieno di sorrisi di speranza come il precedente, dopo il pareggio di Parma. Per niente: ora la distanza dal primo posto è di sei punti. Momentaneamente ma anche tremendamente. E così, entra in ballo la costante di un periodo fatto di frenate e sciupi inaugurato a febbraio: la squadra di Conte è condannata a vincere. E come se non bastasse c’è anche l’aggravante di non poter più sbagliare come è accaduto troppe volte nelle ultime nove giornate. Non è un modo di dire né una scenografia addobbata a dovere per una presentazione più stuzzicante. Per continuare a inseguire lo scudetto come ha fatto finora, il Napoli ha un solo risultato a disposizione contro l’Empoli: la vittoria. Domani non deve fare altro che provare a conquistare il Maradona per riportarsi a -3, domando un avversario che presumibilmente venderà molto cara la pelle considerando l’assoluta necessità di punti in chiave salvezza. Missione vittoria, missione gol. Un binomio inscindibile. Ma anche un’equazione non sempre risolta con la brillantezza dei matematici. Fonte: CdS