“C’è paura, ma la paura ti aiuta a stare attento”

Patrizio Oliva, ex pugile, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

 

“Scudetto?

Ci credo nonostante l’Inter stia dimostrando di essere uno squadrone. Ci ha penalizzato il fatto di perdere punti con squadre alla nostra portata come Como ed Udinese. Mantenere la tensione nervosa per un intero campionato non è facile. Te lo dice uno che quando saliva sul ring era consapevole di andare in contro anche alla morte. C’è paura, ma la paura ti aiuta a stare attento, quando suonava il gong le paure scomparivano. Da bambino sognavo di diventare campione del mondo e quando lo sono diventato ho ripensato a quelle scene. Coi miei genitori ho sempre avuto un rapporto di grande affetto, poi ho perso un fratello di 15 anni per un tumore. Mio padre diventò un ubriacone e scatenava la sua ira su mia mamma.

Non so quante notti son rimasto sveglio con la paura che uccidesse mia mamma. Ho sempre combattuto per mio fratello, quando son diventato campione del mondo ho pensato di aver fatto tutto ciò che potessi fare. Il degrado dei giovani è da anni sotto la lente d’ingrandimento. Oggi i ragazzi sono affascinati dai social dove emerge che la strada più facile è quella del successo. Dobbiamo formare giovani forti, giovani che sappiano accettare le proprie difficoltà e trasformarle in punti di forza. Quando vado nei carceri minorili mi rendo conto che non c’è ragazzo che abbia superato la terza media. Oggi i genitori devono parlare di più coi figli, invece li lasciano da soli. Quando andavo in palestra a piedi la criminalità si avvicinava e mi chiedeva di unirmi a loro, non gli ho mai dato retta.

 

Droga?

Le comunità aiutano, tutti i ragazzi che ci lavorano sono ex tossico dipendenti. L’errore si fa quando si fa la prima ‘tirata’, lì distruggi te stesso e la tua famiglia”.

Napolinews
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