Inter e Napoli, quante analogie nell’ultimo turno: stanchezza o pressione?

Entrambe le squadre hanno rischiato una beffa clamorosa

Alla ripresa dopo la sosta per le nazionali Inter e Napoli sono incappate in alcuni analogie nelle proprie gare a distanza di poche ore: entrambe sembravano aver archiviato la pratica già nel primo tempo, con un uno-due firmato Arnautovic-Frattesi per i nerazzurri, Politano-Lukaku per i partenopei. Le prime due della classe sono andate in affanno nei minuti finali quando Solet e Jovic hanno rimesso in corsa Udinese e Milan. L’Inter aveva staccato la spina molto prima del gol di Solet e il Napoli ha sofferto le iniziative di Leao dal momento del suo ingresso: da lui sono partite le azioni del rigore sbagliato da Gimenez e quello del gol del definitivo 2-1. Sebbene i tifosi hanno sofferto più del dovuto, visto come si erano messe le due gare, hanno potuto esultare insieme ai propri beniamini e ricominciare il conto alla rovescia per le ultime 8 gare di campionato. Stanchezza, pressione o nervosismo? Difficile capire cosa abbia influito nell’ultima mezz’ora di Inter e Napoli, ma sta di fatto che un calo fisico a questo punti della stagione è quasi dovuto. Nel lungo periodo la differenza la farà la panchina: i nerazzurri hanno di fatto una seconda squadra, ma potenzialmente potrebbero giocare 4 gare in più del Napoli e gestire tre impegni. Lo sa bene Simone Inzaghi e lo sa anche Antonio Conte, che vuole restare in scia e provare ad approfittarne. Curiosità: sia il tecnico dei nerazzurri che dei partenopei sono stati squalificati per la prossima gara di campionato, addirittura Inzaghi rischia fino a 2 giornate.

Fonte: Il Mattino 

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