Lacrime e tensione al processo per la morte di Diego Maradona

Lacrime e tensione al processo per la morte di Diego Maradona

Ci vorrà ancora tempo perchè la verità venga fuori, ma intanto si è tenuta a San Isidro l’udienza del processo per la morte di Diego Maradona, in cui si sono vissuti momenti di alta tensione, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Jana, la più piccola delle figlie, è stata la prima parente diretta a testimoniare nel quinto convulso e intenso giorno del processo per la morte di Diego Armando Maradona presso il tribunale penale di San Isidro a Buenos Aires. Martedì il processo ha vissuto momenti ricchi di tensioni e polemiche. Tutti contro tutti, attacchi frontali, accuse, dichiarazioni contraddittorie, colpe scaricate da un testimone all’altro. Il tutto, come prevedibile, sta rendendo complessa la ricerca della verità e della giustizia per il Diez. La tensione nell’ultima puntata del processo ha portato anche a un arresto: quello di Julio Cesar Coria, l’ex guardia del corpo del Pibe de Oro presente nelle ore del decesso, per falsa testimonianza. I giudici ne hanno ordinato l’arresto su richiesta del pm, Patricio Ferrari (che mostrò il primo giorno la foto scandalo del cadavere dell’argentino), e dell’avvocato Burlando, legale della famiglia di Diego.

Jana, scoppiata in lacrime, ha menzionato il neurochirurgo Leopoldo Luciano Luque, uno dei sette imputati che, attraverso i loro legali, si difendono dall’accusa di «omicidio colposo con dolo eventuale» per la scomparsa del Diez a Tigre il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni. Rischiano dagli 8 ai 25 anni di carcere. Maradona è morto in un’abitazione nel quartiere di San Andres, Tigre, dopo l’intervento chirurgico per ematoma subdurale del 3 novembre nella Clinica Olivos. Subito dopo la sua fine, in Argentina, in molti evidenziarono le condizioni fatiscenti della dimora. Non è stata una sorpresa, dunque, l’affermazione del proprietario di casa, Santiago Giorello, chiamato a testimoniare: «Le condizioni erano deplorevoli». Lo ha confermato anche Felix Linfante, legale di Jana.
Ma chi decise di curare Maradona in quella che fu definita da tutti «la casa degli orrori», per le condizioni in cui fu trovata quando l’argentino morì? Certi testimoni, come la proprietaria dell’agenzia immobiliare, hanno accusato alcuni familiari di Diego che avrebbero dato l’ok per quella soluzione. Sul tema si è espressa anche Jana. Sarebbe stato il dottor Luque, secondo la figlia di Diego, a spingere a tutti i costi per il ricovero a domicilio nonostante esistesse una seconda possibilità: una clinica privata”.
MaradonaProcesso
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