Durante “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Pagotto, allenatore ed ex portiere di Napoli e Milan. Ecco un estratto dell’intervista.
“Conte è un allenatore di grande esperienza. Vede i giocatori allenarsi ogni giorno e conosce meglio di chiunque altro il loro stato di forma. Se decide di far partire Raspadori dalla panchina, avrà sicuramente un motivo valido. Probabilmente pensa di potersi giocare la carta nel secondo tempo. Ipotizzo un ritorno al 4-3-3 dal primo minuto, con l’inserimento di Raspadori a gara in corso, può essere un’arma in più. La partita dura 90 minuti e avere un giocatore come lui da inserire nella ripresa può fare la differenza.”
Domenica sera ci sarà Napoli-Milan. Il Napoli cerca il rilancio dopo qualche passo falso in ottica scudetto, mentre il Milan vuole tenere viva la speranza Champions. Chi arriva meglio a questa sfida?
“Entrambe le squadre devono dare il massimo perché nessuna delle due può permettersi un passo falso. Il Napoli ha avuto un calo fisiologico, e secondo me a gennaio si è indebolito con la cessione di Kvaratskhelia. Nonostante ciò, Conte sta facendo un lavoro straordinario, un miracolo sportivo, mantenendo la squadra a pochi punti dal primo posto. Il campionato è ancora lungo e saprà gestire le forze. Il Milan, invece, è una squadra imprevedibile. Nella Supercoppa ha dimostrato di poter offrire grandi prestazioni. Il Maradona è uno stadio importante, quindi mi aspetto una partita molto equilibrata.”
Ha citato Kvaratskhelia. Secondo lei, cosa ha spinto il Napoli a cederlo senza avere un sostituto pronto?
“Quando un giocatore vuole andare via, trattenerlo controvoglia non serve a nulla. Il Napoli ha fatto bene a lasciarlo andare, perché sarebbe rimasto con il malcontento, rischiando di creare problemi nello spogliatoio. Non credo che il club volesse venderlo, ma il ragazzo ha fatto una scelta di vita trasferendosi a Parigi. Ora bisogna guardare avanti.”
Un’altra scelta particolare del Napoli a gennaio è stata il prestito di Elia Caprile al Cagliari. Il Cagliari ha un diritto di riscatto: sarebbe un rimpianto per il Napoli perderlo a titolo definitivo?
“Sì, sarebbe un rimpianto. Non conosco i dettagli del contratto, ma se il Cagliari ha un diritto di riscatto, allora la situazione si complica. In questo caso, l’unica speranza per il Napoli sarebbe che il Cagliari non avesse la forza economica di riscattarlo, perché così Caprile potrebbe tornare in azzurro. È un portiere su cui credo molto e penso che possa essere il futuro del Napoli, ha tutte le qualità per diventare il portiere titolare del Napoli in futuro. Ha tutte le caratteristiche del portiere moderno: è bravo con i piedi, ha grande personalità e nonostante la giovane età dimostra sicurezza. Spero davvero che possa tornare al Napoli.”