Domenica, però, il tecnico potrebbe rilanciare un 4-3-3 con Neres. Potrebbe, volendo: e questo lo scopriremo solo allenando e vivendo i giorni che
gradualmente accompagneranno alla partita del Maradona. Fatto sta che David è l’uomo a misura di tridente, è l’esterno tipo micidiale che punta e salta, che crea superiorità, che ha nel sangue brasiliano l’assist e la giocata un po’ samba e un po’ ginga. Al top della condizione, come il popolo azzurro lo ha ammirato e gli avversari l’hanno subito da Udine all’Udinese, dal 14 dicembre 2024 al 9 febbraio, è andata così. Poi, la lesione alla coscia sinistra. L’infortunio muscolare proprio contro i bianconeri del Friuli, una partita-bivio che pian piano ha visto il Napoli frenare e rallentare dopo una splendida serie di dieci risultati consecutivi, con sette vittorie in fila. Tutte all’epoca del miglior Neres. Cosa accadrà con il Milan? Attendere per sapere. Con la consapevolezza che se anche dovesse proseguire sulla strada pre sosta, in attesa che David recuperi la condizione ideale per sgasare dal primo minuto, Conte avrebbe comunque in panchina una carta per cambiare la partita in corsa. Mica un jolly da sottovalutare. Abbondanza, finalmente, per lui.