Il Belgio di Romelu Lukaku giocherà nella Lega A nella prossima Nations League, grazie alla vittoria di ieri sera sull’Ucraina, e grazie a una doppietta proprio dell’attaccante partenopeo, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Rimonta doveva essere, rimonta è stata. È servita più di un’ora al Belgio per superare un’Ucraina che nella prima parte di gara aveva retto all’urto del tridente schierato da Rudi Garcia: fenomenale Romelu Lukaku, l’attaccante del Napoli ha cancellato un clamoroso errore con una doppietta decisiva ai fini del 3-0 finale. A Zinchenko e compagni non sono bastati i due gol di vantaggio (3-1 all’andata) per vincere lo spareggio, sarà il Belgio a giocare nuovamente nella Lega A nella prossima Nations League.
Dopo il disastroso girone dominato da Italia e Francia (solo 4 punti per i belgi), la via della permanenza è passata gioco forza dai playoff: i padroni di casa hanno premuto sull’acceleratore sin dall’inizio per cercare di ricucire lo strappo, ma il 3-4-2-1 pensato da Rebrov ha intasato gli spazi per una squadra incapace di sfruttare la fisicità di Lukaku. L’attaccante dei partenopei si è mosso parecchio, pochi però i palloni giocabili: i Red Devils si sono appoggiati più sulle giocate individuali di Doku, l’esterno offensivo del Manchester City ha esaltato Lunin, tra i migliori dei suoi nella prima frazione. Gli ucraini nel primo tempo sono riusciti a costruire una sola palla gol con Zinchenko, la conclusione ha sfiorato l’incrocio dei pali.
Stesso identico copione nella ripresa, al quarto d’ora Lukaku si è divorato due occasioni nel giro di pochi istanti: il primo tentativo è stato murato da Matviyenko, sul secondo il centravanti ex Inter e Roma – praticamente solo a due passi dalla porta – di testa ha spedito il pallone sul fondo. Ma la squadra di Rudi Garcia ha ribaltato l’inerzia nel giro di cinque minuti, prima con De Cuyper (su suggerimento di Doku), poi ancora con Lukaku, che si è fatto perdonare il grave errore. A quattro minuti dal termine Big Rom ha allontanato lo spettro dei supplementari con la solita azione di forza: strappo e diagonale rasoterra sul secondo palo, imprendibile per l’estremo difensore ucraino. In campo anche Dovbyk, ma l’attaccante della Roma si è visto davvero poco: meglio Saelemaekers, decisivo per dare la svolta al match”.