La sfida a distanza l’ha vinta da tempo e c’è da giurare che il Milan si sia morso le mani a inizio stagione per avere derubricato con troppa fretta l’ipotesi di affidare la panchina rossonera ad Antonio Conte. Meglio per il Napoli, intendiamoci. Il tecnico leccese è salito sulla tolda della nave azzurra e si è tolto più di un sassolino dalla scarpa con chi, evidentemente, non solo non aveva creduto in lui, ma soprattutto aveva provato a svicolare dall’argomento parlando di un allenatore manager che non faceva al caso del club rossonero. Scrive Il Mattino.
Il riferimento è a Zlatan Ibrahimovic a cui Conte ha avuto modo di rispondere per le rime e soprattutto sul campo. Lo fece nel corso della sua presentazione in pompa magna a Palazzo Reale il 26 giugno scorso e lo ha fatto andandosi a prendere l’intera posta in palio a San Siro nella gara di andata. E c’è da giurare che l’allenatore del Napoli voglia fare altrettanto anche al Maradona alla ripresa del campionato. Conte replicò alle dichiarazioni di Zlatan che aveva detto che il Milan non aveva bisogno di un manager come lui, con un perentorio: “Io mi considero un manager e questo De Laurentiis lo sa benissimo. Probabilmente da altre parti una cosa del genere poteva dare fastidio”.
A dare fastidio è stato il suo Napoli che al Meazza – e non solo – si è andato a prendere l’intera posta in palio nella gara d’andata (0-2 con reti di Lukaku e Kvaratskhelia) e che oggi guarda il Milan dall’alto del secondo posto in classifica e con qualcosa come 14 punti di vantaggio rispetto ai rossoneri. Domenica 30 marzo, alla ripresa del campionato. Conte vorrà fare altrettanto anche al Maradona che ancora una volta farà registrare il tutto esaurito sugli spalti. Il Napoli, il suo Napoli, è in piena corsa scudetto. Per il Milan invece, che intanto ha cambiato già due allenatori e che si sta guardando intorno per il futuro (sia per la poltrona del diesse sia per la casella del nuovo tecnico), è a rischio finanche l’Europa dalla porta di servizio…