Martusciello: “Nonostante tutto, il Napoli continua a scegliere Pozzuoli”

Martusciello: “Nonostante tutto, il Napoli continua a scegliere Pozzuoli”

Intervista de Il Mattino – Gennaro Martusciello, 52 anni, è un imprenditore di Pozzuoli. Insieme alla sorella Imma è il proprietario de «Gli Dei», l’hotel scelto dal Napoli di Aurelio De Laurentis per i ritiri pre-partita. La struttura sorge proprio sul Vulcano Solfatara, sul punto più alto della città. Nonostante le scosse, in questi giorni continua ad ospitare eventi, congressi, feste e ad accogliere gruppi di turisti che arrivano da ogni parte d’Italia.
Martusciello, il Napoli ha confermato il ritiro per la partita contro il Milan del 30 marzo?
«Ma certo, sanno bene che non ci sono pericoli. La squadra viene la domenica mattina, perché quando la gara è in notturna Conte non porta i giocatori in ritiro ma raduna tutti in hotel intorno alle 9 per la colazione e le riunioni tecniche».
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«Sicuramente. Ci regala serenità e va nella direzione della normalità, quella che tutti i puteolani stanno cercando di vivere mettendo alle spalle questi ultimi giorni. Sono ormai tre anni che il Calcio Napoli sceglie la città di Pozzuoli. Ha iniziato con Spalletti il 28 ottobre del 2022, scegliendo noi come meta di riposo e per i ritiri pre-partita. E devo dire che abbiamo portato fortuna visto che quell’anno è arrivato il terzo scudetto della storia. Poi nel 2023 è stato in un’altra struttura sempre nei pressi della Solfatara. Quest’anno, già da agosto, sono tornati a “Gli Dei” per la prima partita in casa con il Modena in Coppa Italia e ad ogni partita in casa sono nostri ospiti».
I calciatori hanno mai avvertito una scossa durante il loro soggiorno?
«L’unica volta è stata il primo marzo scorso, quando ci fu una scossa di magnitudo 2.2. Era la notte prima della gara contro l’Inter. Solo qualcuno l’avvertita, ma se ne parlò all’indomani. I calciatori qui da noi hanno sempre soggiornato senza alcun timore».
Come si lavora con una crisi sismica in atto?
«Con la massima tranquillità. Noi continuiamo a fare feste, congressi, eventi senza mai fermarci, con carattere di continuità. Diciamo che solo nella fase di programmazione riscontriamo qualche calo. Gli eventi si stanno facendo tutti, finora non ci sono state disdette rilevanti. Gli utenti e le società della zona sanno che la struttura è sicura, costruita con tutti i crismi e rispettando le norme antisismiche. L’unica criticità è sull’incoming turistico, che vede i social influenzare chi non conosce il territorio spesso con notizie fuorvianti. Così succede che mi chiamano da Milano per chiedere se è tutto tranquillo e una volta ricevute le rassicurazioni confermano la prenotazione».
Oltre ad ospitare gli azzurri per Napoli-Milan, quali altri eventi avete in programma?
«Abbiamo in calendario una lunga serie di eventi che porteranno a Pozzuoli centinaia di persone. Ospiteremo il congresso regionale della Cisl Femca, il congresso nazionale dell’Ugl e una serie di appuntamenti sulla medicina generale organizzati dalle Asl territoriali. Inoltre continuiamo ad essere la sede del Rotary Club dei Campi Flegrei che ogni settimana organizza incontri che portano iscritti da ogni parte di Napoli e da tutta la provincia. E nei prossimi giorni partiremo con una serie di aperitivi che apriranno alla movida flegrea per tutta la primavera e fino al termine della stagione estiva. Ecco, posso dire che qui il bradisismo non è mai stato un ostacolo.
A quei clienti preoccupati per le scosse cosa dice? Come li tranquillizza?
«A loro basta vedere la tranquillità con la quale lavoriamo. Qui ci sono continui controlli e monitoraggi sulla staticità dell’edificio. In questa fase siamo ancora più accoglienti, coccoliamo gli ospiti con una maggiore presenza di personale. Questa mattina (ieri per chi legge) è partito un gruppo di americani che ha visitato i Campi Flegrei e hanno già annunciato che ritorneranno presto. Adesso siamo attesa di un gruppo di turisti provenienti dal Belgio che proprio ieri hanno confermato la prenotazione. Questi sono segnali forti, che ci spingono ad andare avanti e a programmare nuovi investimenti».
Continuerà ad investire ancora a Pozzuoli?
«Certo. La mia è una famiglia che ha sempre investito e continuerà ad investire a Pozzuoli perché crediamo in questa città, una terra di storia e di cultura. Non abbiamo mai avuto paura del bradisismo, lo dimostra la nostra storia. Durante la crisi sismica del 1982 mio padre acquistò il terreno su cui è stato costruito l’hotel ed oggi, quarant’anni dopo, continueremo a farlo noi figli. Abbiamo in cantiere la realizzazione di una serie di strutture che andranno ad incrementare l’incoming e l’attrattività turistica della nostra struttura alberghiera».
Ci saranno anche nuove assunzioni?
«Si, abbiamo previsto nuove assunzioni in vista della stagione estiva. Daremo seguito alla messa in opera dei contratti stagionali come facciamo da diversi anni, in quanto siamo convinti che questa crisi non è altro che una breve parentesi che da secoli caratterizza la storia di Pozzuoli e di tutti i Campi Flegrei».
Lei è anche vice presidente di Federalberghi Campi Flegrei. Come sta rispondendo il settore alberghiero nella sua totalità?
«Il settore alberghiero sta registrando una piccola flessione del 15-20 per cento, anche se il calo va contestualizzato in quanto si tratta comunque di periodi di bassa stagione. È un dato da tenere in considerazione anche se le prospettive per l’estate non sono per niente negative. Le prenotazioni, seppur lente, continuano ad arrivare. Una cosa analoga è successa nell’autunno del 2023 e lo scorso anno. Sono state solo brevi parentesi in quanto il fenomeno è stato ristretto ad un arco temporale ben preciso. È solo un momento, ci aspetta un futuro roseo e ricco di soddisfazioni».

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