Bagni a Il Mattino: “Sono rimaste in due adesso per il tricolore: l’Inter e il Napoli”

Bagni a Il Mattino: “Sono rimaste in due adesso per il tricolore: l’Inter e il Napoli”

L’ex calciatore del Napoli, Salvatore Bagni, ha parlato in un’intervista a Il Mattino, in cui fra le altre cose, ha sottolineato il momento del Napoli, ancora in corsa per lo scudetto.

«Stavo meglio domenica scorsa a mezzogiorno. Speravo di essere davanti all’ora di pranzo invece di perdere due punti a cena…».
Esordisce così Salvatore Bagni. L’ex campione del Napoli analizza il rush finale per lo scudetto e depenna già l’Atalanta dalla corsa al titolo dopo il ko casalingo contro l’Inter.
La lotta scudetto ha dato solo una prima sentenza o quella definitiva? §
«L’Atalanta è fuori: con sei punti di distacco credo possa dire addio ai sogni di gloria. Sono rimaste in due adesso per il tricolore: l’Inter e il Napoli».
La frenata degli azzurri a Venezia può avere conseguenze?
«Assolutamente no. Dobbiamo crederci e sono sicuro che il Napoli ci crede e non molli certo adesso. Del resto la squadra ci ha già abituato a recuperare subito dopo qualche battuta d’arresto. E poi a Venezia le occasioni ci sono state, ma si sono infrante sul palo e su un portiere che ha fatto i miracoli».
Mal d’attacco?
«Altre volte le percentuali condannavano il Napoli, ma non è andata così al Penzo. Certo, nell’arco del campionato, forse sì. Per quanto creato, si segna poco».
Il Napoli ha la migliore difesa del torneo ma stenta in attacco. L’Inter è prima come gol segnati ed ha la seconda migliore difesa.
«La differenza è tutta qui. La differenza la fanno i gol, soprattutto quelli nelle partite “sporche”. La differenza la fa chi segna anche se gioca male».
Quanto conta la sosta adesso per chi deve rincorrere?
«Rispondo partendo da chi deve difendersi: l’Inter sembra sia fuori dal tunnel e ha recuperato giocatori importanti… Molti di loro andranno in nazionale e vediamo come torneranno. Per quanto riguarda il Napoli, invece, credo sia importante il rientro di Anguissa sopratutto in gare come quelle a Venezia, in cui serviva e servirà più forza fisica».
Pensa che gli azzurri abbiano anche pagato alla lunga le tante assenze?
«Non saprei. Perché Raspadori è stato incisivo, Spinazzola ha fatto benissimo, Gilmour ha sostenuto spesso e volentieri il peso della mediana. Insomma tutti hanno risposto in maniera eccezionale e Conte ha trovato dei potenziali titolari dalla panchina».
Con il Milan rientra Neres: si torna al tridente?
«Penso di no. Conte ha detto che gioca chi merita e lo ha dimostrato. Quando Buongiorno è rientrato ha dovuto aspettare il suo momento, così come Olivera che ancora parte dalle retrovie. Raspadori sta facendo bene».
Si aspettava di più dal mercato di riparazione?
«Quello è sicuro. Il Napoli è stata l’unica squadra che lotta per il campionato ad essersi indebolita a gennaio. È un dato di fatto, c’è poco da fare».
Perché secondo lei?
«Forse alcuni obiettivi sono saltati inaspettatamente e sei rimasto spiazzato. Ma resta il fatto che ti sei indebolito. Kvara sta facendo benissimo a Parigi, il georgiano ha dei numeri che là davanti sarebbero stati importanti per il Napoli».
Cosa bisogna fare adesso?
«Solo crederci e basta. L’Inter sembra in buona condizione ma avrà un tour de force tra Coppa Italia, Champions e campionato: tre punti non sono tanti. C’è tutto il tempo di recuperare».
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