Dall’inviato Jo D’Ambrosio: “Venezia-Napoli 0-0: un’occasione sprecata e un campanello d’allarme per Conte”

Allo stadio Penzo di Venezia, il Napoli di Antonio Conte si è fermato sullo 0-0, lasciando per strada due punti preziosi che avrebbero potuto riportarlo da solo in vetta alla classifica. Una partita dai due volti, in cui gli azzurri hanno dominato la prima frazione per poi calare vistosamente nella ripresa, rischiando addirittura la beffa nel finale.

Un primo tempo di grande intensità, ma senza reti

La sfida si era aperta con un Napoli determinato, capace di imporre il proprio gioco e creare numerose occasioni da gol. Il palo colpito da Giacomo Raspadori ha fatto tremare la porta difesa da Radu, mentre McTominay ha sfiorato la rete in due circostanze, trovando sempre pronto il portiere rumeno. Anche Lukaku è andato vicinissimo al vantaggio con un colpo di testa che ha oltrepassato la linea solo per due terzi, lasciando l’amaro in bocca agli uomini di Conte.

Nonostante la spinta offensiva azzurra, il Venezia non è rimasto a guardare. La squadra di casa ha avuto una clamorosa doppia occasione, fermata solo dal provvidenziale intervento di Rrahmani sulla linea di porta.

Ripresa sottotono e rischio beffa

Se il primo tempo aveva mostrato un Napoli propositivo e determinato, la ripresa ha raccontato tutt’altra storia. Il Venezia ha alzato il ritmo e con maggiore aggressività ha messo in difficoltà la formazione di Conte, che ha faticato a ritrovare fluidità nel gioco.

Nonostante i quattro cambi operati dal tecnico azzurro — una mossa che sembrava poter dare nuova energia — il Napoli non è riuscito a sfondare. L’occasione più nitida è arrivata all’87’ con Simeone, che ha sprecato un perfetto assist di Okafor, mancando incredibilmente il colpo del ko.

E proprio quando il match sembrava destinato allo 0-0, il Venezia ha sfiorato l’impresa con un contropiede fulmineo: Nicolussi Caviglia si è trovato a tu per tu con Meret, che con un intervento prodigioso ha evitato la beffa finale.

Conte: “Serve più concretezza e lucidità”

Al termine della gara, Antonio Conte non ha nascosto la sua delusione:

Abbiamo fatto la partita, ma non siamo riusciti a concretizzare le occasioni. Per vincere non basta dominare, bisogna segnare. E quello che non tollero è subire un contropiede a difesa scoperta nei minuti finali: questo non deve accadere in una squadra che vuole essere grande.”

Conte ha poi sottolineato l’importanza della sosta per ritrovare la condizione di alcuni elementi e rimettere in carreggiata una squadra che, nonostante il buon gioco espresso, ha mostrato limiti preoccupanti in fase realizzativa.

Raspadori e Spinazzola: rammarico e autocritica

Giacomo Raspadori ha evidenziato il rammarico per il palo colpito e le tante occasioni non sfruttate:“Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a concretizzare. Dobbiamo restare lucidi e ripartire dai lati positivi della prestazione.”

Leonardo Spinazzola ha invece puntato il dito sulla mancanza di cinismo sotto porta:“Una squadra che vuole ambire ai vertici non può permettersi di sprecare così tanto. Serve maggiore cattiveria nelle situazioni decisive.”

Uno stop che brucia, ma la corsa continua

Questo 0-0 lascia l’amaro in bocca al Napoli, che aveva la grande occasione di mettere pressione alle dirette concorrenti. Adesso lo sguardo è rivolto alla sosta, utile per recuperare giocatori chiave come Neres e ritrovare la brillantezza di alcuni elementi apparsi appannati.

Non è il momento di abbattersi, ma di raccogliere le energie: la lotta per il titolo è ancora apertissima, e il Napoli di Conte sa che ogni punto, da qui alla fine, peserà come un macigno.

Dall’inviato a Venezia Jo D’Ambrosio

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