Un vecchio adagio recita che squadra che vince non si cambia, per questo, a prescindere dalla convocazione o meno di Anguissa, in laguna Antonio Conte ci andrà ancora una volta con il doppio play, Gilmour al fianco di Lobotka come con l’Inter e la Fiorentina. Insomma, pensiero ed azione, come qualcuno diceva un bel po’ di anni fa. Il CdS scrive: “Libertà di pensiero alternata, soluzioni offensive e in gestione e sostenibilità: è vero che con i 170 centimetri ciascuno dei due registi e senza Anguissa, colosso da 184, il Napoli perde spessore nel gioco aereo, ma lo è altrettanto che per interdizione, intensità, riconquiste e coperture l’equilibrio è garantito. E se le doti di Lobotka sono certamente più conosciute considerandone la lunga militanza e soprattutto la frequenza di impiego, quelle di Gilmour continuano a essere una bella conferma. I suoi numeri con la Fiorentina? Ha toccato più palloni di Lobo, tanto per cominciare: 72 contro 61; ha vinto 5 duelli su 8; conquistato 7 possessi (come nessuno in squadra); invaso 7 volte la trequarti; fornito 2 passaggi chiave. Altro? Beh, sì: ha corso più di chiunque altro in campo, anche del maratoneta e amico McTominay, per un totale di 13.021 chilometri. Il secondo in fatto di chilometri percorsi? Lobotka: 12.263. Ecco ben chiari gli indici di sostenibilità della coppia di cervelli. Pensano e soprattutto agiscono.”
Squadra che vince non si cambia: a Venezia con il doppio play
