Il Mattino – L’emozione dei tifosi azzurri ha una nuova voce, quella di Cristian Vollaro

Il Mattino – L’emozione dei tifosi azzurri ha una nuova voce, quella di Cristian Vollaro

Il Napoli ha un nuovo inno, che con parole semplici ha conquistato il cuore dei tifosi partenopei, e che fa da sfondo ormai ad ogni gara, come sottolinea Il Mattino. “L’emozione ha voce per i tifosi azzurri. Ed è una voce tutta nuova. Se il Napoli gioca al Maradona, all’ingresso in campo della squadra, tribune, curve e distinti cantano a squarciagola il brano di Vollaro. Come per “Sarò con te”, il testo è un concentrato d’amore per la maglia azzurra. Il brano non è recente ma arriva da un’iniziativa degli ultras di entrambe le curve. Il “primo agosto”, incipit dell’inno, è la data in cui il Calcio Napoli festeggia il suo compleanno. E nel 2026 gli anni saranno cento. Una colonna sonora perfetta per le celebrazioni. La diffusione della canzone è stata piuttosto rapida, dopo il successo del Napoli sulla Juventus datato marzo 2024. Oggi la conoscono tutti. Fuori e dentro lo stadio. «Primo agosto pioveva – recita il testo – Di domenica era. Maglia in lana e un pallon. E nasceva l’amor. Ha l’azzurro del cielo, come sfondo il Vesuvio. E il bianco si sa è la sua integrità. È di fango e sudore, sacrificio e passione».

Napoli sa trovare spesso dei protagonisti inattesi. E così è stato per Cristian Vollaro che con un testo semplice ed efficace, emozionato ed emozionante, ha conquistato il cuore dei tifosi. Il suo pezzo è “della gente”, appunto. Come Napoli e come il Napoli. Il destino del coro di Vollaro non è poi così diverso da quello del murale di Maradona, vecchio di decenni (risale all’anno del secondo tricolore azzurro, il ’90) ma diventato iconico a livello globale solo dopo la morte del Diez. Per anni, l’area che oggi è tra le mete turistiche più importanti del Sud Italia, è rimasta per decenni un ex parcheggio-discarica. Allo stesso modo, “Napoli è della gente” è rimasta nascosta, in una città che fa sorgere i suoi simboli sempre dal basso, e li pesca dalla nel momento in cui servono dalla storia in cui li tiene conservati. Cristian Vollaro, nato a Vietri sul Mare, era intenso e assieme comico, nel suo repertorio. In centro storico lo conoscevano in tanti, per la sua “Meglio ‘o cane ca tu”, un classico della movida tra piazza Bellini e dintorni. Erano note anche le sue “Gianna la contrabbandiera” e “‘o barone”, il clochard benvoluto da tanti. Il punto più alto della carriera di Cristian era arrivato nel 2015, con la partecipazione al talent show Mediaset “Tu sì que vales”. Ora, però, lo conoscono in tutto lo stadio, e anche oltre. Sarebbe bello se, da lassù, si stesse godendo il successo”.
InnoNapoliVollaro
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