A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Como-Napoli

Approfondimento su Como-Napoli
A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Como-Napoli

Il Como nello scorso turno di campionato si è imposto all’Artemio Franchi di Firenze contro la Fiorentina col punteggio di 2-0.

Si è giocata ieri alle ore 12:30 allo stadio “Giuseppe Sinigaglia” di Como la sfida tra i padroni di casa e il Napoli, valida per la ventiseiesima giornata di campionato. I lariani sono reduci da buone prestazioni contro Juventus e Milan dove non avevano raccolto punti e dall’exploit esterno di Firenze che ha permesso di creare un certo vantaggio sulla terz’ultima. Tre i pareggi consecutivi invece dei ragazzi di Antonio Conte, soprattutto l’ultimo pesantissimo in pienissima emergenza sul campo di una Lazio in condizioni eccezionali. A vincere con pieno merito è stato il Como abile a sfruttare un Napoli non pervenuto nella ripresa.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • L’ignobile difesa a tre: ancora una volta il Napoli si è presentato a Como con tre difensori centrali, concetto molto caro ad Antonio Conte. Un modulo che però non è proprio nelle corde e nella storia recente del club partenopeo e che ha fatto tanti disastri (a partire dalla prima giornata a Verona). A me non sfugge certamente che questa squadra sia in emergenza, non tanto numerica ma qualitativa, perché l’unico calciatore che potrebbe fare la differenza (Neres) è fermo ai box. Però anche se ti chiami Antonio Conte e sei un martello, non si può improvvisare. Rrhamani sembra ritornato il calciatore dello scorso campionato e lo stesso Buongiorno appare più in difficoltà, defilandosi rispetto al centro della difesa. Va bene valorizzare Raspadori, ma almeno si ritorni alla difesa a quattro e al centrocampo a tre…

 

  • La Next Generation: stavolta sarò durissimo senza se e senza ma. Il Napoli non ha fatto mercato a gennaio ricordando ai tifosi l’anno di Grassi e Regini. C’è però una differenza abissale rispetto al 2016, oltre alla crescita societaria e al consolidamento del club. In quella sessione non sono arrivati calciatori utili, ma almeno la rosa non si è indebolita. Prendere un tecnico come Conte e non dargli almeno un degno sostituto di Kvaratskhelia e’ come avere la Ferrari ma non i soldi per la benzina. Possiamo criticare tutti, ma ad assumersi le responsabilità è stato con una bella conferenza stampa Giovanni Manna. E allora il giovane rampollo venga a raccontarci anche adesso (e non solo davanti al “fuoco amico”) perché dopo il no di Danilo  non sia stato capace di trovare un difensore o terzino adeguato con dieci giorni di mercato ancora a disposizione. Ci dica perché Billing (non male il suo esordio) ha lo stesso costo di cartellino di Folorunsho. E ci spieghi perché i soldi di Kvara non sono stati usati almeno per prendere un attaccante giovane che possa dare davvero il cambio a Lukaku (non ce ne voglia Simeone ma due gol in due anni non sono sufficienti per giustificare il suo ruolo di vice). Ecco vorrei ricordare al D.S. che da quasi un anno non sta più lavorando per il settore giovanile o per la seconda squadra della Juventus. E se qualcuno volesse attaccare il presidente (che ha sicuramente colpe) faccia pure, ma personalmente sono stufo di vedere a Napoli dirigenti non in grado di imporsi e far valere la propria personalità e le proprie idee. In fondo si è pagati per questo no?

 

  • Il nuovo obiettivo: è il momento giusto per trarre delle conclusioni, quando mancano dodici giornate alla fine. La prima è che questa squadra attualmente non ha più la forza di competere per lo scudetto. Sia ben chiaro non è il punto di distacco dall’Inter capolista a farmi trarre tali conclusioni, ma un trend che non può essere ignorato. E’ vero questa squadra ha sempre tirato pochissimo in porta tutto l’anno ma la sua improvvisa fragilità difensiva nel 2025, palesata anche ieri a Como, ha reso tutto molto più complicato. E allora, almeno per adesso, lasciamo stare i sogni (per me ormai andati) e cerchiamo di essere felici sia per le sconfitte di Milan, Bologna e Fiorentina che per il pareggio della Lazio. Perché tornare in Champions è davvero vitale per il futuro del club.

 

  • I perché di Antonio: io sono un contiano convinto, chi mi ha letto qualche volta lo sa. Tuttavia le analisi vanno fatte in maniera oggettiva, se mai esistesse l’oggettività, e non sulla base di simpatie e antipatie. Dell’improponibile, anche in emergenza, difesa a tre ne abbiamo parlato. Al tecnico chiederei perché ha sostituto un calciatore come Lukaku, che non stava giocando bene, con Simeone? Quali partite dalla panchina ha mai risolto nelle ultime due stagioni il Cholito? Perché Ngonge entra sempre in modo irritante in campo? Quale posizione occupava negli ultimi minuti Okafor? E ancora perché non schierare Anguissa, salvo inserirlo ultima mezz’ora col freno a mano tirato? E infine perché non dare un paio di turni di riposo a Lobotka ritornato alla versione di  “gattusiana” memoria? Tante domande a cui si aggiunge un senso di inquietudine per l’approccio nel secondo tempo di Como…

A mente fredda” è a cura di Marco Lepore

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