In principio fu la Madonna Assunta. Sì, nonostante tutti sappiano di San Gennaro, del suo miracolo, del suo aver fermato la lava che minacciava la città, sono in pochi, invece, ad essere a conoscenza che la “patrona ufficiale” di Napoli sia Santa Maria Assunta, titolare del Duomo dal 1076.
L’amato faccia gialla, appellativo con cui molti napoletani si rivolgono al santo martire, è solo il principale co-patrono, perché la prima protettrice della città è, appunto, la Madonna Assunta, quella che siamo soliti festeggiare il 15 di agosto. A Lei, come detto, è intitolato il Duomo, ed è sempre Lei ad essere raffigurata in quel grande capolavoro del Perugino che è esposto nella chiesa madre, a destra dell’altare, accanto al maestoso organo. Il tutto più o meno risale al seicento. La tradizione vuole che la cattedrale a lei dedicata, sia stata fondata nel IX secolo in seguito alla apparizione della Vergine Maria ad una donna cieca che chiedeva aiuto. Santa Maria Assunta è anche detta “Madre della città”. Per la sua festa, nel giorno di ferragosto, c’è una grande manifestazione di fede popolare, chiamata “Fiera della Madonnina”, in cui la statua della Madonna viene portata per le vie della città.
Napoli ha una ricca tradizione religiosa, in tutto i suoi santi patroni sono 53 e moltissime sono le sante, le donne. A parte la Madonna Assunta e Santa Patrizia, molte altre assistono San Gennaro nella supervisione del capoluogo partenopeo. Possiamo ricordare Santa Candida, Santa Maria Francesca, Santa Irene, ma ve ne sono molte altre. Napoli ha storia complessa, ricca di dominazioni, il grande porto permetteva di avere relazioni commerciali con tantissimi popoli e le loro culture, i quali oltre ad esportare prodotti, esportavano anche i propri santi, i propri patroni, molti dei quali erano, appunto, donne. Impossibile elencarle tutte, anche perchè per molte mancano testimonianze, ma esse sono state scelte dalla popolazione stessa in base alla loro importanza nella vita quotidiana e alla loro capacità di proteggere la città e i suoi abitanti da eventi negativi come le malattie o i disastri naturali. Insomma, Napoli, oltre ad essere una città sicuramente femmina, è città delle donne, anche dal punto di vista religioso!
Ludovica Raja