NAPOLI, ORA è una fuitina

Arriva il secondo pareggio di fila dopo le 7 vittorie consecutive che avevano lanciato la capolista da metà dicembre a fine gennaio

Bianconeri solidi al Maradona
Dal possibile +6 al rischio che l’Inter stasera si porti a -1: allungo rimandato.
Segna prima McTominay poi arriva l’1-1 con un bel gol di Ekkelenkamp

Inutile l’assalto finale, Conte rallenta la sua corsa
Giovedì è caduta l’Inter, ieri è inciampato il Napoli: a fermare la corsa della capolista dopo la Roma all’Olimpico ci ha pensato una buonissima Udinese al Maradona. Secondo 1-1 in serie, seconda grande chance sprecata dopo il derby di Milano e il recupero di Firenze: ora il vantaggio è di 4 punti, ma i nerazzurri giocheranno oggi ancora con la Fiorentina del napoletano Palladino. In attesa della sfida di San Siro, va registrato il notevole passo indietro della squadra di Conte: stanca e rattoppata a sinistra avendo perso anche Spinazzola dopo Olivera. Una voragine: Mazzocchi ha fatto rimpiangere Spina e non solo per aver regalato il pallone del pareggio. Seconda disattenzione dopo quella di una settimana fa su Angeliño: verrebbe da dire che queste sono le conseguenze di un mercato gestito male. Ma il discorso è più ampio: il Napoli ha frenato sia perché l’Udinese l’ha interpretata bene, pressando alto e mantenendo equilibrio e distanze, sia perché a eccezione del martello McTominay spreca troppo e gli uomini chiave cominciano a essere stanchi. Da Anguissa e Politano, passando per Neres e Lobotka. Sotto ritmo è un’altra squadra e le soluzioni in panchina per cambiarla in corsa non sono tutte all’altezza delle ambizioni scudetto: fino a dicembre se mancava Neres c’era Kvara, ieri ha esordito Okafor. Lontano anni luce dalla forma.
Fonte: CdS