In un ambiente (quello del calcio) dove vigono arroganza, tracotanza e dove, l’unica cosa che conta, è sempre e solo il risultato, per fortuna, ci sono ancora prima di essere coach, uomini d’altri tempi che, senza mai portare rancore e senza polemizzare, con la loro pacatezza sia nel linguaggio, sia nei modi, ti sconvolgono, facendoti riflettere e chiedendoti : “Come mai?”
Tra queste mosche bianche, sicuramente, c’è il Sig. Salvatore Mango, genovese, classe ’64, mister navigato, di lungo corso, (Recco, Novese, Gozzano e Ligorna in D, Carrarese e Sanremese in C2, Genova beach soccer, Sampdoria e Napoli femminile in A, Genoa in A, nonchè collaboratore di Prandelli) che nei sei mesi trascorsi all’ombra del Vesuvio sulla panchina del Napoli, ha sempre trasmesso serenità, tranquillità, gettando acqua sul fuoco anche nei momenti dove i risultati erano pesanti come nelle due ultime uscite in campionato (Milan e Lazio), ma senza nemmeno esaltarsi (vedi il pareggio interno con la Fiorentina, o la sconfitta di misura con la Roma sia in Coppa che in campionato) mantenendo il gruppo compatto, con equilibrio, cercando di cambiare la mentalità.
A 48 ore dalla importante ma, non decisiva, sfida salvezza tra Napoli e Sampdoria, personalmente, credo che mister Mango, genovese doc, certamente, augurerà il meglio al sodalizio campano affinchè possa raggiungere la salvezza in campionato, proprio a discapito della società ligure.
Mister, in bocca al lupo!