Conte ha agito per step. Il lavoro dell’allenatore salentino sulla panchina azzurra ha seguito varie fasi. Ha cominciato andando a costruire l’autostima. E allora priorità alla fase difensiva e i risultati non sono passati inosservati. In 21 giornate il Napoli ha subito 14 gol e ha messo insieme 9 clean-sheet. Numeri non di poco conto che dimostrano la compattezza della compagine partenopea. Il Mattino ha analizzato nel dettaglio la prestazione delle difesa focalizzandosi su Amir Rrhamani.
“Un gol, due assist e sopratutto un muro invalicabile. Rrahmani è il soldato Amir per Antonio Conte. Il ministro della difesa del Napoli capace di alzare una barriera praticamente invalicabile davanti a Meret. Il numero 13 kossovaro, 30 anni, è tornato ai fasti di un tempo. Ai tempi dello scudetto tanto per intenderci. E stavolta non è il gregario di Kim. Quest’anno, il difensore sta dimostrando di trovarsi egregiamente sia con Buongiorno, con cui forma la coppia titolare, sia con Juan Jesus che sta sostituendo più che degnamente l’ex Torino da 5 partite a causa della frattura ai processi traversi delle vertebre lombari.
Amir è una garanzia quest’anno nel pacchetto arretrato. Sia quando Conte ha iniziato la stagione schierando la squadra con la difesa a tre, sia quando è passato ad una linea a quattro. Il numero 13 azzurro ha sempre risposto presente e spesso ha incassato anche i complimenti del signor Antonio. E se la difesa risulta essere la meno perforata dal torneo di massima serie (con appena 14 reti al passivo in 21 giornate) una grossa fetta di merito va riconosciuta proprio a Rrahmani. Bravo negli anticipi, imperioso nel gioco aereo, un mastino sull’uomo e con un buon senso di lettura della giocata e dell’anticipo”.