«Il Napoli è una squadra che merita il primo posto. Il popolo di Napoli è sempre entusiasta, ai miei tempi portavamo ogni volta 80mila persone allo stadio. A casa mia sono tutti tifosi degli azzurri e devo nascondermi in camera quando giocano le altre squadre».
Così José Altafini, ex grande attaccante di Napoli, Milan e Juventus, ospite di “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1, a proposito del Napoli capolista in campionato. Altafini, soprannominato core ‘ngrato dai tifosi azzurri dopo il gol con la Juve che 50 anni fa spense il sogno scudetto del Napoli di Vinicio, ha spiegato: «Core ‘ngrato è quello che va via e lascia la squadra. Io non ho lasciato la squadra. Avevo un contratto che terminava a giugno ed ero libero. Nessuno mi ha detto rimanere a Napoli. In quel momento si erano interessate Fiorentina, Roma, Juve e Sampdoria. Non sono andato via come Higuain, venduto per 90 milioni. Sono andato via perché nessuno mi ha trattenuto. Core ‘ngrato sono loro, non io».
La signora Maria, in collegamento, ha stuzzicato Altafini. A lei il conduttore ha chiesto: «È più core ‘ngrato Altafini o Kvaratskhelia?». Lei ha risposto: «Kvaratskhelia». E Altafini ha aggiunto: «Ah meno male: è lui che ha deciso di andar via, io non decisi di andar via». Di quella partita Juventus–Napoli José ha ricordato: «C’erano tre ex del Napoli: io, Zoff e Damiani».
Dal passato al presente, a Lukaku decisivo per la vittoria a Bergamo. «Leonida Da Silva, attaccante del Brasile nei Mondiali del 1934 e 1938, diceva: “Un giocatore forte quando non segna tanto e sta giocando male non lo dovete mai togliere perché quello che non ha fatto in 89 minuti lo può fare in un minuto”. Lo penso per Vlahovic, Retegui, Leao, Lukaku. Il belga è stato criticato da tutti ma gioca per la squadra e segna. Io da allenatore non rinuncerei mai a un attaccante forte come quello e Conte lo ha capito. Un peccato che non sia tanto sfruttato Raspadori. Io sono un suo fan».
Infine due appunti. Uno a Ferlaino, suo ex presidente: «Se avesse acquistato altri calciatori dopo il primo scudetto il Napoli sarebbe diventato di livello europeo». E un altro al club di oggi: «Delle squadre in cui ho giocato ho rapporti solo con il Milan che annualmente si ricorda di me mandandomi anche la maglia dell’anno».
Fonte: Il Mattino