Stasera non sarà al Gewiss nelle vesti di doppio ex per seguire la partita del figlio Julian che come il papà gioca attaccante (nelle giovanili della Dea). German Denis El Tanque, fa comunque le carte al big match tra Atalanta e Napoli.
È uno scontro diretto o si può definire anche uno scontro… scudetto? «È uno scontro diretto soprattutto per la Dea che è un po’ indietro. Il Napoli si trova davanti a tutte e giocando a Bergamo ha un po’ di margine. L’Atalanta cercherà di vincere a tutti i costi, ma gli azzurri hanno le armi giuste. Conte, poi, è un talento e sa come affrontare questo tipo di partite».
Che partita bisogna attendersi? «Una gara aperta. All’Atalanta piace essere protagonista, attacca con tanti uomini. Il Napoli ha una squadra pronta a ripartire con un centravanti come Lukaku capace di fare spazio per gli inserimenti delle mezzali. Sarà una partita difficile per entrambe. Una cosa è certa…»
Quale? «Non finirà sicuramente zero a zero».
La Dea ha il 2° migliore attacco e il Napoli la migliore difesa…«Vero, ma occhio al rientro di Retegui che stava mancando come punto di riferimento davanti. Mateo e Lookman possono essere molto pericolosi per il Napoli. Per la retroguardia azzurra sarà difficile sostenere questo attacco. Come sarà dura anche per l’Atalanta affrontare la truppa di Conte che lavora bene tatticamente e riparte con le persone giuste».
La Dea ha recuperato Retegui. Per il Napoli la prima volta senza Kvara. Sarà una gara decisa dagli episodi? «Sicuramente. Retegui appena è stato chiamato in causa ha fatto gol. Non so se parte dalla panchina, ma sicuramente è un valore aggiunto. Kvara? Tante volte è stato decisivo. Magari mancherà»
Nel mirino Garnacho. Può essere il degno sostituto del 77? «Si perché è un argentino e noi argentini ci troviamo alla grande a Napoli. Poi viene dal Manchester e conosce già le pressioni nonostante la giovane età. A Napoli avrebbe l’accoglienza che merita».
Che pensa di Lukaku? «Mi piace tanto come attaccante. È un altruista, lavora tantissimo per la squadra. Fa assist e riesce anche a fare gol. Un elemento importante per una squadra come il Napoli».
Ha giocato con entrambe le maglie. Ci sono differenze a indossare la casacca dell’una e dell’altra? «Quando sono arrivato all’Atalanta è stato un po’ come quando ho iniziato a Napoli… Si capiva che c’era un progetto serio ed era in fase di costruzione, di crescita. Il tempo ed i risultati hanno dato ragione».
Ieri c’erano duemila tifosi del Napoli a Capodichino per salutare e caricare la squadra. Immagino che la cosa non la stupisca. «Certo che no. Il Napoletano ha la maglia nel sangue. Ed il sangue è azzurro. I tifosi sanno che quella di stasera è una partita molto importante. Troppo importante. Logicamente il napoletano pensa che vincendo a Bergamo la gran parte delle possibilità dello scudetto saranno appannaggio del Napoli. Ma il campionato è ancora lungo e c’è tutto il girone di ritorno ancora da giocare».
Come finisce Atalanta-Napoli? «Io dico che ci saranno gol da una parte e dall’altra, ma il pronostico è veramente difficile da azzardare. Sarà dura per l’Atalanta perchè il Napoli sta bene e sarà difficile per il Napoli perché la Dea gioca in casa».