Troise: “Garnacho? È un’occasione. Non prenderlo significherebbe avere un rimpianto”

Il giornalista Ciro Troise ha commentato così la questione Garnacho/Napoli:

Ciro Troise, giornalista, ha parlato a Terzo Tempo trasmissione in onda su Televomero del mercato del Napoli ed in particolare di Alejandro Garnacho.

Ecco le sue parole:

“Garnacho è un’occasione e De Laurentiis è il presidente che prese Osimhen in pieno Covid investendo oltre 50 milioni. L’argentino è un
craque, il suo ok c’è e il Napoli è in piena lotta Scudetto. Non prendere un’occasione così significa avere un rimpianto e quelli fanno parte del passato. E io i rimpianti come Grassi e Regini arrivati a gennaio qualche anno fa non voglio viverli più.
Nelle ultime cinque vittorie, Kvaratskhelia ha giocato solo contro il Venezia. Ormai il Napoli si è abituato. L’esplosione di David Neres è un paracadute, poi penso che nella testa del georgiano, quando ha visto che
doveva giocarsi il posto con lo stesso Neres, abbia pensato di preferire di giocarselo con Barcola e magari anche fare panchina, ma a 9 milioni l’anno. È un pensiero non condannabile. Al giocatore l’ultima proposta è stata di 6 milioni netti più bonus, con una clausola vicina alla valutazione di oggi e una commissione in linea con l’ingaggio che il
club avrebbe dato al giocatore, non era da PSG, ma era da Napoli. Cavani è stato fischiato al Maradona e quel giorno mi sono vergognato.
Ad Hamsik, che è andato via a febbraio, è stato detto ‘c’è un’Europa League da giocare’ e prima ancora ‘in trasferta non alza mai la testa’.
Anche Mertens è stato criticato, per Insigne a volte serviva Amnesty International. Sono stati criticati tutti quelli che sono andati via. Koulibaly veniva criticato per non aver firmato il rinnovo a 6 milioni d’ingaggio. Questa città ha fischiato anche Maradona, ci sono i filmati su Youtube. Le cose vere tra di noi dobbiamo dircele. E a noi la verità dà fastidio. Bisogna fare una scelta: accettiamo il ‘solo la maglia’ sì oppure no. Ma non bisogna fare distinzioni tra i vari Mertens, Kvara,
Osimhen e gli altri. La catena di sinistra del Napoli si sposa di più con Neres, con Olivera e McTominay che vanno più senza palla. Non c’è più il fraseggio di
Zielinski e Mario Rui. Se Kvara fosse rimasto dentro il progetto, giocarsi il posto con il brasiliano sarebbe stato anche uno stimolo e, secondo me, l’aspetto tecnico in questa storia è stato determinante.
Garnacho a 14-15 anni ha giocato a Sorrento con la maglia dell’Atletico Madrid la finale di un torneo contro il Milan e riuscì anche a segnare.
Per me la formazione contro l’Atalanta è la stessa di domenica scorsa, con Olivera al posto di Spinazzola. Sarà importante il lavoro di Politano a fare il falso quinto con la tendenza di Anguissa e McTominay
ad attaccare gli avversari alle spalle. Billing due anni fa fece 10 gol in Premier, non sono pochi, da quello che mi dicono può dare al Napoli la verticalizzazione immediata, che ad oggi la squadra non ha visto che
Anguissa e McTominay giocano più sul corte. Zhegrova? Ad oggi Garnacho rappresenta un’altra categoria rispetto agli altri. Inoltre, il presidente del Lille ha dichiarato che non partirà nessuno dei giocatori
importanti. Poi è mancino e da quel che si dice il Napoli vuole prendere un esterno di piede destro”.

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