A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano “La Verità”. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Fra i tanti nomi che si fanno, chi vede più vicino al Napoli per sostituire Kvara?
“Premettiamo che l’allenatore aveva già messo in panchina Kvara, e forse proprio da lì è nato il malumore. Per quanto riguarda i nomi, non mi avventuro, perché non sono un esperto di calciomercato. Però, traducendo un po’ le parole di Conte, sia di ieri che di due giorni fa in conferenza stampa, non andremo a prendere un semplice rincalzo: arriverà un titolare.
Parlando di procuratori, ieri Conte ha usato il termine “entourage” quando si riferiva a Kvara. Secondo lei, perché?
“Probabilmente perché chi gestisce Kvara, come Mamuka Jugeli, non è un agente FIFA abilitato, non ha i titoli per fare l’agente.
Conte, usando quel termine, ha mandato una frecciata a chi si occupa degli interessi del ragazzo. Purtroppo, oggi ci sono troppi personaggi improvvisati che ruotano attorno a un solo giocatore.
Invece di avere un procuratore professionista, si creano situazioni ingestibili, con decine di persone che cercano di trarre vantaggio da un singolo talento.
Se Kvaratskhelia lasciasse il calcio, una ottantina di persone dovrebbero cercarsi un lavoro, ed è per questo che lo consigliano male. Servirebbero regole più chiare e rigide per limitare il numero di persone coinvolte. Così facendo, si proteggerebbero meglio i calciatori, evitando che vengano influenzati da troppi interessi personali”.