Come spesso accade, quando si viene in possesso di un’ informazione, si viene a conoscenza di una dinamica, una decisione, ci si schiera. Il calcio non è da meno in tal senso. Per cui, dopo l’annuncio della richiesta cessione da parte di Kvaratskhelia, “svelata” ieri da Antonio Conte, a Napoli si stanno formando i relativi partiti. Peppe Iannicelli, in merito, scrive:
Sembra un paradosso ma una rapida e lucrosa cessione di Kvara può rafforzare le ambizioni scudetto degli azzurri. Via gli elementi di tensione e distrazione. Tutti concentrati sul traguardo scudetto che comincia ad ingolosire decisamente il gruppo azzurro. In questa stagione Kvara non è stato quasi mai il vero Kvara. Nondimeno è in piena corsa scudetto. Ed il gruppo esce decisamente rafforzato da questa storia a cominciare dalla leadership di Antonio Conte.
La cattiva gestione della vicenda Osimhen ha contributo al disastro della passata ed alle incertezze iniziali di questa stagione. Non è più di tempo di polemiche, rimpianti. E’ tempo che il Napoli concluda rapidamente ed a condizioni vantaggiose l’affare con il PSG. L’avesse fatto anche con Allan, ai tempi, la storia del Napoli avrebbe potuto avere uno svolgimento diverso.
Kvara è stato mal consigliato ed ha agito malissimo. Il Napoli l’aveva ingaggiato da sconosciuto garantendogli per cinque anni una somma di denaro bastevole a sistemare la vita sua e dei discendenti per un paio di generazioni. La sua bravura l’ha portato a diventare uno dei calciatori europei più forti. Ha contribuito alla storica conquista del terzo scudetto azzurro. Lecita la richiesta di veder migliorati i suoi compensi in relazione ai moltiplicati profitti aziendali generati anche grazie a lui. Lui ed i suoi collaboratori hanno però sbagliato tempi e modi con il chiaro intento di volersi liberare dal vincolo contrattuale.
Non esprimo giudizi di valore etico e morale. Il calcio è un’azienda ed i professionisti possono giustamente aspirare alla massimizzazione dei profitti. Ma la regola dovrebbe esser applicata anche al contrario. Se rendi di più , puoi chiedere di più ma se rendi di meno dovresti anche prendere meno soldi. Purtroppo non funziona così: firmi il contratto e dopo tre partite positive pretendi aumenti. E’ un’aberrazione devastante che distruggerà il calcio nei suoi aspetti sentimentali ed aziendali.