Antonio Conte si è sentito tradito da Khvicha Kvaratskhelia. Non ha fatto trapelare la sua amarezza: l’ha descritta con chiarezza nella conferenza stampa prima della partita col Verona, quella che segna l’inizio di un nuovo ciclo.
Kvara ha tradito lui, il Napoli e Napoli. Ha continuato a mantenere attraverso i suoi agenti i contatti col Psg e poi ha detto, a metà del campionato (con la squadra al primo posto), che vuole andare via. Conte si è sentito tradito perché sente di aver perso sei mesi. Inutile fu mandare a giugno Aurelio De Laurentiis e Manna nel ritiro della nazionale georgiana per rassicurare il giocatore sul progetto tecnico che stava nascendo.
E inutile è stato schierarlo sempre da titolare (anche se quasi sempre sostituendolo nel finale delle partite
). Kvara non ha capito, o comunque qui non vuole rimanere, proprio come il suo sodale Osimhen. Dopo lo scudetto, hanno deciso di uscire di scena. Osimhen subito, Kvara in queste ore se si concretizzerà il trasferimento al Psg. E, se questo non accadesse, resterebbe ai margini. Khvicha confidi nel lavoro dei suoi agenti Jugeli e Zaccardo: con il Napoli, e soprattutto con Conte, ha chiuso. Viva la sincerità di un uomo che non fa giri di parole.C’è qualcosa altrettanto importante che il tecnico ha sottolineato alla vigilia della partita che apre il girone di ritorno del campionato: la sua piena fiducia in questo gruppo. Ecco perché, prima di Firenze, aveva detto che questi giocatori li bacerebbe a uno a uno.
Perché gli hanno dato supporto e mai lo tradirebbero. Fonte: Il Mattino