Lo scorso 6 Luglio ha diretto la gara valida per i quarti di finale di Euro 2024 tra Inghilterra e Svizzera. La sua ultima partita da arbitro in assoluto. Daniele Orsato, in quell’occasione, non ha ceduto all’emozione. Probabilmente già aveva elaborato l’idea che da li in avanti il fischietto sarebbe rimasto appeso al chiodo. Più struggente, invece, per l’arbitro veneto, l’ultima gara diretta in Champions League. Al triplice fischio della semifinale tra PSG e Borussia Dortmund, Orsato non ha nascosto le proprie emozioni. Altro addio, carico dal punto di vista emozionale, è quello alla Serie A con Atalanta e Fiorentina che hanno concesso a Orsato il “passillo de onor”.
Da allora Orsato è stato lontano dal mondo arbitrale. Una “lontananza” che terminerà nelle prossime settimane. Infatti, il direttore di gara che può vantare oltre 289 partite in Serie A tornerà a far parte della squadra arbitrale. Non sarà designatore, come qualcuno potrebbe immaginare, ma sarà commissario per lo sviluppo del talento arbitrale.
La “Gazzetta dello sport” in edicola quest’oggi ha spiegato, nel dettaglio, cosa farà a partire da Giugno Daniele Orsato:
“da fine giugno in poi di quest’anno Daniele Orsato sarà sostanzialmente il direttore tecnico dell’Aia, vale a dire – come disse lui stesso in una intervista alla Gazzetta dello Sport – Istruttore e non designatore “perché io voglio insegnare e non designare”. In pratica, al momento farà da tutor per gli arbitri internazionali e giovani dalla A alla C. Poi passerà ad una capillarizzazione del proprio operato, lavorando dal basso e formando futuri arbitri internazionali ma anche insegnando approcci e preparazione alle grandi gare o manifestazioni. Insomma, Orsato is back: l’Aia ha un nuovo insegnante in cattedra”.