Nel giorno dell’Epifania, il Napoli veste i panni della Befana e regala tre pezzi di carbone alla Fiorentina. Al Franchi, i partenopei di Antonio Conte superano la Viola con un netto 3-0, dimostrando ancora una volta di essere inarrestabili quando la pressione aumenta. Neres, Lukaku e McTominay sono i protagonisti di una serata scintillante che consegna al Napoli la vetta momentanea della Serie A con 44 punti.
Un Napoli strepitoso: talento, solidità e determinazione
Dal primo minuto, il Napoli ha imposto il suo gioco, mostrando qualità e solidità in ogni reparto. La squadra di Conte, orfana di Politano e Kvaratskhelia, ha trovato in Neres il suo trascinatore. Il brasiliano ha aperto le danze al 29’ con un gol da cineteca: una serpentina devastante in tandem con Lukaku, conclusa con un destro che ha fulminato De Gea. Una giocata che non solo ha sbloccato il match, ma ha anche messo in evidenza la superiorità tecnica e tattica degli azzurri.
Lukaku, sempre prezioso nel lavoro spalle alla porta, ha raddoppiato al 54’ trasformando con freddezza un rigore guadagnato da uno straordinario Anguissa, che per tutta la gara è stato un muro insormontabile e una fonte inesauribile di energia in mezzo al campo. Infine, McTominay ha messo il sigillo finale al 68’, sfruttando un errore di Comuzzo per chiudere la pratica con un tap-in da rapace.
Anguissa mostruoso: l’anima del Napoli
Tra i protagonisti assoluti della serata spicca il nome di André-Frank Zambo Anguissa. Il camerunese ha incarnato lo spirito battagliero del Napoli, dominando il centrocampo con fisicità e intelligenza tattica. È lui a strappare il pallone che porta al rigore trasformato da Lukaku, ed è ancora lui a garantire equilibrio e copertura nei momenti di maggiore pressione della Fiorentina. Anguissa ha dimostrato, una volta di più, di essere il cuore pulsante della squadra azzurra.
Un dolore che colpisce il cuore azzurro
La vittoria del Napoli è stata segnata però da una nota di profonda tristezza. Antonio Conte non si è presentato in conferenza stampa per un motivo tragico: la scomparsa del piccolo Daniele, un bimbo gravemente malato che il Napoli aveva idealmente adottato negli ultimi mesi. Daniele, grande tifoso azzurro, era diventato una piccola mascotte della squadra, che gli aveva regalato affetto e momenti di gioia in un periodo così difficile. La sua perdita ha colpito tutto l’ambiente, aggiungendo un velo di malinconia a una serata altrimenti trionfale.
Epifania dolce e amara per il Napoli
La vittoria al Franchi non è solo un risultato: è un messaggio. Il Napoli non si accontenta di inseguire, vuole dominare. Ma nel giorno in cui regala tre pezzi di carbone alla Fiorentina, il cuore azzurro si stringe per la perdita di Daniele, un piccolo grande tifoso che resterà per sempre parte della famiglia partenopea.
A cura di Giovanni D’Ambrosio