La Spina di Conte nel cuore della Viola
Il terzino nel suo vecchio ruolo di ala in un 4-3-3 duttile che senza palla può diventare 5-4-1.
Sfiderà Dodo Leo preferito a Ngonge e Jack da esterno alto a sinistra nel tridente
Fuori Kvara, fuori Politano e dentro Spinazzola. Non Raspadori o Ngonge, ma Leo detto Spina. Protagonista di una settimana a dir poco incredibile: fino a qualche giorno fa era sul tavolo dello scambio con Biraghi tra Napoli e Fiorentina e oggi tornerà titolare dopo dieci partite proprio al Franchi contro la Viola. Nel suo vecchio ruolo: esterno alto, a sinistra, con Neres a destra e Lukaku a recitare da centravanti. Il tridente che Conte ha deciso di schierare avrà sulla carta meno attitudine realizzativa, fantasia e spunti in velocità di quanti probabilmente ne avrebbe avuti con Kvaratskhelia e Politano – al netto di astinenze da gol lunghe più di due e tre mesi – ma sempre sulla carta dovrebbe garantire maggiore copertura sulla catena forte della Fiorentina: quella destra, spinta da un primo ingranaggio di nome Dodo. Un problema. Un martello che affonda sulla corsia e va dentro al campo: Spinazzola, senza palla, può anche agire da quinto a tutta fascia come in altre partite del recente passato ha fatto Politano a destra, aiutando Olivera a bloccare un meccanismo molto ben rodato. Un 4-3-3 che volendo può diventare facilmente 5-4-1 in fase difensiva. Fonte: CdS