Gli azzurri sfidano il Venezia alle 15 al Maradona nell’ultima partita del 2024 per agganciare l’Atalanta in vetta e chiudere l’anno al primo posto.
Antonio non pone limiti: «Parlare di corsa a tre per il titolo ora è azzardato , ma chi mi conosce sa bene che non mi piace puntare a traguardi minimi»
L ’Atalanta s’è fermata a Roma e Antonio Conte è pronto ad accogliere il 2025 con i fuochi d’artificio negli occhi: bianchi, rossi, verdi. Il Napoli aspetta il Venezia alle 15 al Maradona, sold out per l’ultima partita dell’anno, e intanto continua a correre contro il tempo: ha bruciato le tappe, in cinque mesi è tornato vivo e vegeto, forte e ambizioso, e oggi con una vittoria potrebbe agganciare la Dea e chiudere il 2024 al primo posto.
In cima è un continuo ping-pong con Gasp e l’Inter. Troppo presto per dire che lo scudetto sarà un affare per tre? «Quantomeno azzardato, non è finito neanche il girone d’andata. Poi si possono pensare tante cose, certo, però mancano due partite alla fine del primo giro e quindi ci sono 63 punti in palio».
Li calcola in un clic e sorride. «Ero forte in matematica… Comunque, è prestissimo».
E se la matematica non è un’opinione, un’altra cosa è scientificamente provata: «Non firmo per entrare nelle prime quattro e basta. Chi mi conosce sa benissimo che non mi piace firmare per traguardi minimi». Cioè per la Champions.
Fonte: CdS