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Ore 14:51 – Finisce la conferenza stampa di Conte
“Il livello del campionato italiano si è alzato, perché noi difettavamo nell’intensità, ma oggi si è alzata tanta e abbiamo anche l’aspetto tattico, che ritengo migliore rispetto ai campionati esteri. C’è stata sicuramente un’evoluzione a livello di allenatori e visione del calcio. Lo si vede anche in Europa: oggi è difficile giocare contro una squadra italiana. Abbiamo portato cinque italiane, per il coefficiente Uefa, a fare la Champions League. Segnali che fanno capire che in Italia siamo andati avanti sotto tanti aspetti. Ciò lo rende più bello e anche più difficile. Quando andiamo in Europa, oggi non c’è più solo il discorso tattico. Siamo cresciuti tanto e sono contento di questo: nel mondo siamo sempre stati visti come un modello da seguire”
In tema di bilanci, come ha ritrovato il campionato italiano dopo esserci tornata dopo la parentesi inglese e l’anno sabbatico?
“A livello di mercato, è una questione che non affronterò mai perché c’è il club, che deciderà se c’è da cambiare qualcosa. L’unica cosa che ho chiesto al club è di continuare ad avere 21 giocatori di movimento come minimo, perché così abbiamo un buon livello anche durante l’allenamento. Penso sia la minima richiesta che io possa fare”
Da questa sessione di mercato può arrivare qualcosa per aiutare il Napoli a crescere?
“Romelu è uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo. Adesso è al top della forma, non dobbiamo aspettare chissà cosa. Lui è Lukaku e quindi le aspettative su di lui sono alte rispetto a un nome normale. Parliamo di un giocatore di spessore internazionale e deve gestire queste aspettative continuando a fare ciò che sta facendo. Ognuno di noi porta delle aspettative, che ci piaccia o meno, poi dobbiamo mantenerle. Vuol dire che in passato hai fatto qualcosa id importante e devi confermarti nel presente e nel futuro”
Vede un Lukaku più sereno o deve ancora lavorare per raggiungere la forma migliore?
“Quando incontri squadre sulla carta inferiori, la partita la devi vincere, altrimenti hai mancato di qualcosa. Ci sta di non raccogliere niente contro squadre del tuo livello. Contro le altre dipende da te e i tre punti devi andarli a prendere, non ci sono alibi o scusanti. In questo tipo di partite devi andare a prendere i tre punti”
Forza mentale di questa squadra e per questo non sbagliate le partire contro le squadre medio-piccole?
“Dobbiamo percepire in ogni momento della partita che tipo di partita stiamo giocando e ci stanno chiedendo di giocare: su questo dobbiamo migliorare. Quando lo spartito cambia, dobbiamo imparare a capirlo e adeguarci alla nuova situazione. Fa parte di un processo di crescita. Capire che tipo di partita ci aspetta durante la partita è qualcosa che dobbiamo migliorare”
Si è visto un miglioramento a livello di intensità e gioco: il prossimo obiettivo è allungare il minutaggio di ciò?
“Ancora non è finito il girone d’andata e mi sembra azzardato dirlo, poi si possono pensare tante cose. Ribadisco, mancano due partite per finire il girone di andata, quindi ci sono ancora più di 60 punti, ero forte in matematica (ride, ndr): è prestissimo. Noi dobbiamo avere l’obiettivo di fare punti di partita in partita e dare fastidio. Stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere”
Per l’obiettivo dello scudetto ci sono tre squadre?
“Le insidie maggiori sono il periodo di festività e di star ancora festeggiando: questo non l’accetterei. Pensare che la sfida contro il Venezia sia una vittoria facile sulla carta perché è penultimo. Se andiamo a vedere le partire che ha giocato contro Inter e Juventus, allora dobbiamo preoccuparci. Abbiamo studiato gli avversari, come loro hanno fatto con noi, e dobbiamo portare a casa 3 punti fondamentali. Dobbiamo mettere punti e ci serviranno in futuro”
Sono queste le partite in cui innalzare la mentalità vincente?
“Tutti i calciatori possono far parte dell’undici del Napoli, poi ci sono delle situazioni di equilibrio, che bisogna sempre valutare in base alle partite che vai ad affrontare, contro quali squadre. Parliamo di calciatori che possono determinare durante la partita. Finora abbiamo sempre visto Matteo con Kvicha, nelle ultime due Matteo con David e prima o poi arriverà il turno di vedere David con Kvicha, ma non vuol dire una bocciatura per qualcuno. Ieri Matteo ha avuto questo problema intestinale, ma oggi si è allenato. Faremo delle attente valutazioni, ma non so quando vedrete le tre diverse soluzioni, ma prima o poi le vedrete”
Possibile una convivenza tra Neres e Kvaratskhelia nell’undici iniziale con Lukaku?
“Spero di chiudere il 2024 regalando un’altra gioia ai nostri tifosi e a noi stessi, per festeggiare bene l’ultimo dell’anno. Sono stati cinque mesi molto intensi, vissuti a manetta. Ambiente bellissimo, passionale, è inevitabile che allenare una piazza come Napoli ti dà tanto, ma è anche molto impegnativa sotto diversi aspetti. Sono molto contento. L’obiettivo nostro, mio e dei ragazzi, sarà quello di non avere nessun rimpianto in nessuna circostanza o partita. Dal campo dobbiamo uscire con la sensazione di aver dato tutto, senza rimpianti”
Che bilancio dà di questi primi suoi mesi alla guida del Napoli?
“Non mi piace firmare per traguardi minimi, poi ognuno sa quali sono i propri obiettivi e da dove si sta partendo. Non firmerei mai per un traguardo minimo. Noi dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, sapendo che abbiamo fatto 38 punti fin qui, sono tanti, considerato la nostra partenza. Inevitabilmente vogliamo confermarci, continuare a migliorare e per farlo dobbiamo continuare a lavorare con serietà e abnegazione, sapendo che si stanno facendo delle cose positive, ma possiamo migliorare”
Firma per essere tra le prime quattro, dopo l’estate?
“Guardiamo il bicchiere mezzo pieno e guardiamo al primo tempo di Genova, ma abbiamo analizzato bene tutta la partita. Abbiamo lavorato. Abbiamo dei ragazzi molto responsabili e prendiamo il secondo tempo di Genova come uno spunto per continuare a migliorare, che c’è già. Avere degli spunti diventa ancora più semplice per cercare di alzare il livello”.
Cosa si aspetta di trovare dopo il secondo tempo di Genoa, come ha visto la squadra in settimana e che tipo di risposta si aspetta?
“Prima di iniziare vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Cecilia Sala, nostra collega, ma è anche un’amica, una sorella, una figlia. Il calcio ha il potere di creare solidarietà e siamo sicuri che la diplomazia stia facendo tutto il possibile per liberarla”.
Ore 14:30 – Inizia la conferenza stampa