Come si legge dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha dichiarato che Inter e Milan sono parti lese e ha chiesto collaborazione. Ecco le parole di Marotta a Sky Sport: “Noi ci siamo messi a disposizione e stiamo collaborando al fine di debellare questo fenomeno che è straordinario in negativo”, ha detto Marotta. “È difficile contrastare un certo tipo di violenza quando questa è consumata da 400 persone. Io credo che sia un fatto culturale, bisogna lavorare fin da quando si è alle elementari e far capire che il calcio appassiona e coinvolge. Oggi manca la cultura della sconfitta. Spesso gli atti violenti si consumano quando si perde. E la violenza non si consuma solo nei grandi stadi, ma anche nei piccoli campi di provincia. In questo periodo per esempio le vittime sono i giovani arbitri delle categorie inferiori. Io credo che bisogna saper accettare la sconfitta, tutto qui”. Un altro tema caro a Marotta: “Se si perde gli avversari sono stati più bravi. C’è rammarico, ma questi processi fanno del male, anche perché poi quando si parla di grandi club e di grandi partite c’è un concetto di emulazione. I nostri figli vedono queste immagini e ne assumono dei valori sbagliati, diseducativi. Dobbiamo debellarli”. Al pari dei contatti tra gli ultrà e i calciatori: “Si può e si deve fare molto di più, però già oggi esistono figure all’interno del sistema, e mi riferisco allo SLO della Legge Maroni, che aiutano nel garantire una certa trasparenza. Noi come società possiamo fare qualcosa acculturando i nostri giocatori al rispetto delle leggi dello Stato e della giustizia Sportiva. Durante l’anno svolgiamo lezioni in cui spieghiamo questo ai nostri calciatori, anche grazie alla collaborazione delle autorità di polizia, ma controllare la vita privata è più difficile”.