Da quando David Neres è approdato all’ombra del Vesuvio, in casa Napoli è sorto un dubbio amletico, o per meglio dire, un dubbio contiano: bisogna schierare il 7 o il 77?
Il brasiliano sin dai primi minuti giocati ha fatto capire di avere grande voglia e determinazione. Ha da subito accennato di volersi mettere in gioco per mostrare le sue migliori caratteristiche. Il georgiano, dal canto suo, ha avuto un po’ di alti e bassi ma resta il solito trascinatore. D’altronde è sempre stato difficile immaginare un Napoli senza Kvaratskhelia ma, con l’arrivo di Neres, le gerarchie dell’attacco sono state messe in discussione e ci si ritrova con una poltrona per due.
Con l’avvento del piccolo stop del numero 77, Neres ha avuto l’opportunità di essere schierato dal 1′ minuto. Ha così dimostrando, con le sue giocate e il suo prolifico aiuto ai compagni, di meritarsi la titolarità e non solo qualche minuto a fine gara. David ha portato quella velocità e quella freschezza che mancavano, nell’uno contro uno sembra essere imprendibile e in più ha una buona media goal.
Da inizio stagione ha fornito 5 assist in campionato contro Bologna, Parma, Cagliari, Udinese e Genoa. È stato autore di 2 assist nelle gare di Coppa Italia contro Palermo, dove ha anche messo a segno il suo primo goal in maglia azzurra, e Lazio. In più ha rifilato una rete al Como in campionato.
Le qualità di Kvara però, che oltretutto sembra aver già smaltito l’infortunio al ginocchio, non possono essere accantonate. La sua esperienza e il suo talento devono essere messe in mostra soprattutto adesso che si è in attesa per il suo rinnovo.
Un’attesa che sembra essere straziante poiché senza un valido accordo il georgiano potrebbe essere meno motivato e stimolato. Sicuramente però dopo il forte impatto di Neres, Khvicha dovrà rimettersi in carreggiata e tornare a brillare.
Antonio Conte non vorrà di certo rinunciare alla sua stella, ma avendo a disposizione due talenti del loro calibro la scelta sarà sempre più ardua. Si aspetta adesso di sapere su chi dei due ricadrà la sua scelta per l’ultima gara del 2024. Neres partirà ancora dal primo minuto, o Kvara riprenderà da subito il suo posto? I due continueranno ad alternarsi o ci sarà la possibilità di vederli anche in campo insieme?
Forse il tecnico azzurro per quest’anno gradirebbe trovare sotto l’albero la risposta ai suo grandi dubbi e in attesa di scoprire quali saranno le sue scelte possiamo immaginarlo come un moderno Amleto che tra sé e sé si chiede: “Kvara o Neres, questo è il dilemma!”
A cura di Simona Marra
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