Non sempre un modulo scelto si rivela il più adatto per la squadra, chiedere a Maurizio Sarri: arrivato a Napoli con l’idea di Insigne trequartista, dopo un inizio di campionato a rilento, decise di passare al 4-3-3 alla vigilia della sfida di Europa League contro il Bruges, simbolo del suo triennio a Napoli. Quella prima stagione si chiuse con Higuain capocannoniere con 36 gol e la qualificazione in Champions League. Spalletti, invece, ha sfiorato lo scudetto già al suo primo anno, ma l’infortunio di Di Lorenzo portò a rallentamenti contro Fiorentina e Roma, che poi costarono cari. Tuttavia, a Natale quel Napoli era quarto, quello di Conte è secondo, la differenza sostanziale sta nei numeri offensivi: 26 gol quello di oggi, 34 quello di Spalletti, 31 quello di Sarri. La squadra di Conte aspetta il ritorno di Lukaku ai suoi livelli soliti. Oggi la ripresa degli allenamenti, doppia seduta, poi un Natale di relax.
Fonte: Il Mattino