Il crollo azzurro nella ripresa di Marassi ha irritato Conte
Non accadeva da Verona: il tecnico vuole una risposta immediata sul piano dell’intensità e del ritmo all’altezza dell’andamento stagionale
Il Napoli ha i suoi tempi
Con il Genoa 45 minuti da scudetto e poi il calo improvviso nonostante un trend sempre molto positivo in campionato dal Bologna all’Udinese
L’aspetto decisivo rispetto al passato è che la squadra ha difeso la vittoria
I l Napoli s’è svegliato al primo posto dopo la vittoria contro il Genoa e al tramonto s’è ritrovato secondo dopo quella dell’Atalanta con l’Empoli: è la sintesi della domenica azzurra. Tutto chiaro? Da domani, alla ripresa della preparazione, Antonio Conte dovrà invece provare a chiarire con la sua squadra, o meglio ancora approfondire, i motivi della trasformazione di Marassi: un primo tempo da scudetto, una ripresa inspiegabile. Inspiegabilmente molle, passiva, piena di errori e disattenzioni, con cinque palle gol pulitissime concesse al Genoa e un portiere volante senza mantello ma comunque super di nome Alex. Meret: il migliore in campo. Uno spettatore dalle 18 alle 18.48, un eroe alla fine della serata.
Lui, l’unico esentato dalle partacce dell’allenatore: ciò che ha detto pubblicamente l’ha urlato nello spogliatoio, a caldo. E sono scene che mancavano da quattro mesi: prima di sabato, il Napoli era crollato nel secondo tempo soltanto a Verona.
Da 0-0 a 3-0. Ma era il 18 agosto, altri tempi. Ed era un’altra squadra: all’epoca serpeggiava una preoccupazione tangibile e ampiamente giustificata, mentre la metamorfosi sospesa tra il thriller e l’horror di Marassi è stata registrata più che altro con stupore.
Fonte: CdS