Alla vigilia dell’apertura ufficiale del mercato, ma con le acque già piene di sottomarini travestiti da incontri e trattative abbozzate, è andato in scena un vertice
soprattutto capitano della Juventus. Lui è un obiettivo ideale per svariati motivi: ha esperienza da vendere, è abituato a ogni tipo di pressione, riesce a garantire la copertura di tutti i ruoli della linea difensiva e non soltanto quello di marcatore centrale, ha il contratto in scadenza a giugno 2025 e di conseguenza non ha costi esorbitanti. Ma ha dei costi, però. Qualche settimana fa era venuta fuori la possibilità di uno scambio di prestiti con Giacomo Raspadori, 24 anni, a sua volta a caccia di un’avventura che possa garantirgli maggiori possibilità di impiego rispetto ai 481 minuti collezionati con il Napoli tra il campionato (253 in 16 giornate) e la Coppa Italia (228 in 3 partite prima dell’eliminazione), ma la Juve per quanto interessata a Jack è in emergenza difensiva, deve già acquistare un paio di centrali e di conseguenza difficilmente si priverà del suo capitano se non per un’offerta considerata vantaggiosa per tutti, con la scadenza dietro l’angolo. In questo momento, insomma, il muro è alto. Ma si vedrà: «Non si è mai visto un capitano andare via a gennaio, voglio restare. A meno che non sia la Juve a volermi cedere», ha detto Danilo dopo le partite con City e Venezia.