Edinson Cavani è stato uno degli attaccanti più forti degli ultimi anni in Serie A. Arrivato al Napoli nel 2010 dal Palermo, l’uruguaiano ha subito conquistato i tifosi a suon di gol. In tre stagioni con la maglia azzurra, ha segnato 104 reti in 138 partite, con una media di un gol ogni 111 minuti. Un rendimento incredibile che lo rende ancora oggi uno dei migliori marcatori della storia del club.
Cavani, però, non è stato solo un goleador: in campo era un vero trascinatore. Con la sua energia e il suo impegno, riusciva a motivare tutta la squadra e a far esplodere di gioia lo stadio. Nei suoi tre anni a Napoli, secondo quanto riportato da opta, ha sempre segnato più di 30 gol a stagione, con il record di 38 reti nel 2012/13, quando vinse anche la classifica cannonieri della Serie A con 29 gol. Quell’anno fu uno dei migliori attaccanti al mondo, dietro solo a Messi e Cristiano Ronaldo per gol segnati in tutte le competizioni.
Un momento indimenticabile della sua avventura napoletana è stata la tripletta contro la Roma il 6 gennaio 2013. In quella partita, Cavani aprì le marcature con un pallonetto dopo pochi minuti, raddoppiò con una girata in area e chiuse la serata con un colpo di testa perfetto. Il Napoli vinse 4-1 e i tifosi celebrarono l’ennesima magia del Matador.
Durante la sua esperienza a Napoli, Cavani ha segnato moltissime doppiette e ben otto triplette, dimostrando di essere un attaccante completo e letale. Anche se ha lasciato la squadra nel 2013, il suo ricordo è ancora vivo nel cuore dei napoletani. La Coppa Italia vinta nel 2012 è stato l’unico trofeo conquistato, ma il suo impatto è stato molto più grande. Cavani non è stato solo un campione in campo, ma un simbolo per una città intera, che ancora oggi lo ricorda con affetto.