La ricerca della profondità come alternativa allo sfruttamento dell’ampiezza ha esaltato le caratteristiche di Romelu e gli inserimenti 11 verticale soluzione Conte.
Il Napoli è rientrato da Udine con tante certezze offensive
La variabile vincente di Antonio è stata l’attacco dello spazio
Undici verticale, tre lettere: gol. Magari anche cinque: Conte. Il Napoli s’è messo in tiro a Udine anche senza Kvara. Sabato sera da grande, secondo tempo molto chic con tris di reti: non soltanto il papillon ma anche cilindro e bastone. Quarantanove minuti feroci, rimonta e doppio vantaggio, da 1-0 a 1-3, con tre firme diverse: Lukaku, autogol (di Giannetti) indotto dal falco Neres e poi il sigillo di Anguissa. E in mezzo di tutto e più soluzioni offensive, certezze e novità. Individuali: David. E di squadra: nel nome di un calcio più verticale del solito. Il piano non ha previsto con frequenza predominante e a tratti sistematica la ricerca dell’ampiezza, con gli esterni del tridente larghi e i terzini che vengono dentro al campo, ma anche l’attacco della profondità: sono nati così il pareggio di Romelu e il il terzo acuto di Frank. Più o meno trenta e quaranta metri di corsa, con due rifiniture così diverse ma così tremendamente uguali per l’enorme qualità delle giocate.
Fonte: CdS